Viviamo di luoghi comuni. Ci
riesce di una facilità estrema perché un luogo comune evita di
contestualizzare e di teorizzare. Sta lì, come un dogma scolpito nel
cuore vivo del marmo. Quando con il gruppo di uttiani (tanto stanco
di luoghi comuni da averli banditi perfino negli auguri di buone
feste), siamo arrivati a Colonnella per una visita "privata" alla
mostra “Sovversi”, conoscendo una parte degli artisti espositori
e i due scrittori (Daniele De Angelis e Alessandra Morelli) che ne hanno scritto le note a commento, sapevamo
esattamente cosa ci saremmo trovati di fronte: opere di giovani
artisti che, sapendo di essere artisti e non solo giovani, ci hanno
fatalmente emozionato al di là di ogni connotazione teorica.
27/12/13
23/12/13
22/12/13
AVGVSTO. La mostra alle Scuderie del Quirinale
Moriva
a Nola il 19 agosto del 14 d.C., Gaio Giulio Cesare Ottaviano,
Imperator Augustus: nella celebrazione del bimillenario, i
marmi confluiti da grandi musei del mondo e da prestigiose collezioni
private alle romane Scuderie del Quirinale per questa superba
mostra, raccontano il fascino ambiguo di una stagione politica nata
dal sangue delle guerre civili e dal colpo di stato che ne segna la
fine: il secolo d’oro della controversa pax augusta, pace
ferrea che “ricompone una patria dai frantumi delle guerre civili”
creando “dal caos un ordine non esaltante ma duraturo e possente”
(L.Canali).
19/12/13
14/12/13
11/12/13
Anche i gatti impazziscono per UT. Nasce il "GattUT Club"
La soriana Pupa si precipita al Soriano per la presentazione di UT
Winnie, benché non soriano, si dispera per non aver
partecipato alla presentazione di UT
07/12/13
Tre scatti d'autore per una magnifica presentazione. Le foto di Dante Marcos Spurio
UT ringrazia tutti gli intervenuti, l'Antico Caffè Soriano per l'ospitalità e l'Azienda Agricola Falleroni per la sponsorizzazione "tecnica" (wine&beverage).
05/12/13
“Sovversi”. Il palazzo Pardi di Colonnella ospita la prima esposizione
“Chiudi
la bocca e guarda” è l'invito sovversivo della mostra, patrocinata
dal Comune di Colonnella, che verrà inaugurata domenica 8 dicembre
2013 a partire dalle ore 18.30. presso palazzo Pardi, piazza del
Popolo. Dj set e degustazioni dei vini del territorio.
Evitare
le vie già battute dei manifesti estetici. Non limitarsi alle strade
del mercato. Avanzare nuove realtà e concezioni che facciano
dell'eterogeneità e dell'ibridazione, le modalità di un agire
artistico propositivo e aperto all'incontro. La collettiva Sovversi,
che vede in mostra Lorenzo
Aceto, Paola Angelini, Lorenzo Bartolucci, Hernan Chavar, Luca De
Angelis, Luca Farina
e Giorgio Pignotti,
dal'8 al 22 dicembre 2013, è la messa in atto di questi presupposti.
I “Sovversi”, invadono uno spazio atipico, quello di Palazzo
Pardi e propongono la pluralità dell'attuale arte figurativa come
mezzo di indagine. L'arte è esposta in maniera diretta ed
essenziale, senza impalcature teoriche. E' un invito per lo
spettatore ad osservare e sopratutto riflettere.
02/12/13
30/11/13
Corrispondenza da San Pietroburgo. Servizi sociali russi con vista sulla Neva
Buongiorno, io saluta di mia cità
di Sankt-Peterburg e vuole dire qualchi picola impresione su quelo
chi io legge in vostre gazety e internetu.
Mi molto impresiona imagini di
ultimo komitsiyo di Burleskon in Piaza di Plebiscito a Rim. Lui
uguale come pupazo di Museo di cere di M.me Tussauds: tuta sua facia
tirata con botoks e sue parole come di vero delirio. Genti chi
sventolava bandiere di Forsitaglia, in interv’yu di zhurnalisty no
sapeva dire perché era venute: loro veniva di Calabria e di altre
regioni in autobusy ma no sapeva cosa era “decadenza” chi se
votava in Senat, solo agitava bandiere per sembrare chi era di più!
E tute “amazonka” di
Burleskon era in Parlament vestite di nero uguali, come di lutto;
uomini e donne di sua partiya tuti dice stese cose con stese parole,
come bambini in recita di Natale: chi lui innozent, chi protsessy è
grande komplot contro suo leader.
26/11/13
“Romeo and Juliet” fra l'oro e la porpora del Teatro dell'Opera di Praga. La “lettura” di Petr Zuska (nostro servizio)
Praga.
Tanto rutilante l’interno “secondo rococò” del Teatro
dell’Opera di Praga, splendente di oro e porpora, quanto
minimalista e quasi nuda è la scena su cui si alza il sipario di
questo “Romeo and Juliet” di Prokofjev, coreografia e
regia di Petr Zuska, direttore del Corpo di ballo del Teatro
Nazionale di Praga.
La
lettura che Zuska ci porge della tragedia shakespeariana gioca sugli
opposti o, come recita la brochure, sulla polarità (“Romeo,
Juliet and… polarity”): uomo e donna, morte e vita, odio e
amore. L’essenzialità della cornice prepara già, per contrasto,
il gioco potente delle passioni in campo. La figura di Lorenzo apre
il primo quadro: il frate è solo, su una scena nuda, apparentemente
al di là del tempo e dello spazio; l’ombra della tragedia aleggia
nell’aria, egli avverte che qualcosa sta per accadere, qualcosa che
lo sovrasta e che non è in grado di controllare. Alle sue spalle una
nera parete che nell’aprirsi disegna una silhouette femminile quasi
in stile cubista: incede da quell’apertura, figura ieratica e
lucente nel bianco di cui è vestita, Queen Mab, regina del regno dei
Sogni e delle Ombre.
25/11/13
Pochi secondi di grande fascino. Teodosio Campanelli: "Un taglio alla fontana"
C'è un Fontana nella fontana, uno di
quei tagli profondi che aprono prospettive e che hanno segnato la
storia dell'arte contemporanea. Quello di Teodosio Campanelli è solo
un brevissimo filmato, fino a un certo punto quasi un'istantanea. Se
ne apprezza la qualità tecnica, l'essere riuscito a “tagliare
l'acqua” andando contro ogni legge della natura, quelle imparate a
scuola durante l'ora di fisica. Ma poi arriva la barchetta di carta e
tutto cambia. L'acqua apparentemente immobile, si anima di una
presenza viva che, lenta e barcollante, si avvia verso il baratro:
sotto c'è il nulla. Solo che invece di sprofondare, la barchetta
sbatte e riprende il viaggio. Chiamiamola metafora ma in fondo la
vita è come quella barchetta che sbatte, non affonda, non si ferma,
gira su stessa e va. Come si fa, come si dovrebbe, com'è la vita
vera.
Massimo Consorti
23/11/13
Un viaggio a Praga emozioni incluse. Before I die I want to…
Novembre 2013. Praga, Kampa Park.
Il muro in mattoni divide i viali ben curati del parco dall’argine
della Vltlava, per noi Moldava: trasformato in sorprendente
lunghissima lavagna a cielo aperto, invita la fantasia dei passanti a
interrogarsi su cosa vorrebbero prima di morire. Before
I die I want to…,
Předtím než zemřu, chci… (Prima di morire, voglio…).
Si confondono sovrapponendosi le
risposte scritte col gesso, cancellate, riscritte, ricancellate. C’è
chi vuol “Visit Jerusalem”(!), chi vuol abolire il capitalismo
(“Odstranit Kapitalismu”), i meno fantasiosi vorrebbero
dirle-che-l’amo e altro di non riferibile in fascia protetta…
Biennale di Venezia. Macerie biennalesche o della contemporaneità? Il padiglione spagnolo
Il
Padiglione della Spagna quest’anno ha dato la possibilità ai
cronisti di sbizzarrirsi con immagini e testi d’effetto sui cumuli
di rovine esposte all’interno dell’edificio degli anni venti ai
Giardini. L’ideatore di tali installazioni è Lara
Almarcegui (Saragozza 1972) che ha costituito
cumuli di diversi materiali edilizi, corrispondenti per tipologia e
misura agli stessi che furono impiegati per erigere l’edificio
stesso ospitante. Una grande montagna, costituita da detriti di
cemento, tegole e mattoni trasformati in ghiaia occupa la sala
centrale, rendendo virtualmente impossibile l’accesso diretto a
questo spazio. Altre montagne più piccole, fatte ciascuna di un solo
materiale (segatura, vetro e una miscela di scorie e cenere
d’acciaio), sono poste nelle sale perimetrali, dove il pubblico può
circolare attorno al cumulo principale. Come indica l’artista: “i
materiali
provengono da resti di demolizioni che, dopo essere stati sottoposti
a un processo di riciclaggio, sono stati trasformati in ghiaia
attraverso il sistema di trattamento dei materiali attualmente
utilizzato a Venezia”.
22/11/13
Biennale di Venezia. Il dolce silenzio del Padiglione Canada
Il
silenzio può avere una musicalità? Esiste una colonna sonora che
preveda l’assenza di onde fatte di note e tonalità? Senza dubbio è
la contemporaneità che ha bisogno di un supporto sonoro per il
silenzio e quindi la risposta sembrerebbe scontata ma in realtà non
lo è, perché il silenzio può avere una musica attribuibile da ogni
essere umano in base allo stato d’animo vissuto. Da questo concetto
iniziale il Padiglione del Canada alla 55. Biennale di Venezia, in
questi ultimi giorni a disposizione, si traveste con un allestimento
site specific ideato e prodotto dall’artista dell’Ontario, classe
1972, Shary Boyle dal titolo “Music for Silence”.
21/11/13
Stanze per Lorenzo Lotto. Francesco Scarabicchi a Loreto
TESTIMONI DI VIAGGIO E DI BELLEZZA
domenica 1 dicembre 2013 alle ore 17.30
al Museo-Antico Tesoro di Loreto (AN)
avrà luogo la presentazione del libro di
Francesco Scarabicchi
con ogni mio saper e diligentia. Stanze per Lorenzo Lotto
edito da Liberilibri
Insieme all’Autore, intervengono
Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto
Vito Punzi, Curatore del Museo-Antico Tesoro
L’incontro è promosso dalla Delegazione Pontificia Santuario della Santa Casa, in collaborazione con il Centro Studi Lauretani,
l’Assessorato alla Cultura del Comune di Loreto e la casa editrice Liberilibri.
Ingresso libero.
A seguire, rinfresco presso il Caffè Bramante.
20/11/13
Gli autori di UT "Le mani" - n. 4/2013
Le mani in 3D di Giuseppe Piscopo
Chi ha scritto per UT Le Mani, n. 4/2013:
Massimo Consorti, Giarmando Dimarti, Rossella Frollà, Enrica Loggi, Alceo Lucidi, Mariagrazia Maiorino, Bianca Maria Massi, Michaela Menestrina, Alessandra Morelli, Antonella Roncarolo, Chiara Tremaroli.
Le Immagini sono di:
Emilio Patalocchi (l'Opera), Francesco Del Zompo (l'Oggetto pensante), Dante Marcos Spurio (la Fotografia), Giuseppe Piscopo (la Vignetta)
Per prenotare la vostra copia scrivete o telefonate a:
delzompo@poliedrodesign.it
lutteratura@edilandeditrice.com
0735.82099 – 335.409252 (Francesco)
UT4... compie i numeri. Tanti auguri a tutti noi...
Il Two Step di Francesco Del Zompo
Celebrazione di un traguardo importante con il tema "Le mani". Non prendete impegni per venerdì 6 dicembre, festeggeremo. Intanto prenotate la vostra copia:
delzompo@poliedrodesign.it
lutteratura@edilandeditrice.com
0735.82099 – 335.409252 (Francesco)
Ricordiamo che prenotando UT telefonicamente o per email, la rivista potrà essere acquista a 10 euro anziché 15. L'offerta è valida fino al giorno della presentazione, venerdì 6 dicembre 2013 (notizie più dettagliate a breve).
15/11/13
UT4... compie i numeri. Tanti auguri a tutti noi...
L'One Step di Francesco Del Zompo
Celebrazione di un traguardo importante con il tema "Le mani". Non prendete impegni per venerdì 6 dicembre, festeggeremo. Intanto prenotate la vostra copia:
delzompo@poliedrodesign.it
lutteratura@edilandeditrice.com
0735.82099 – 335.409252 (Francesco)
Ricordiamo che prenotando UT telefonicamente o per email, la rivista potrà essere acquista a 10 euro anziché 15. L'offerta è valida fino al giorno della presentazione, venerdì 6 dicembre 2013 (notizie più dettagliate a breve).
12/11/13
Al nostro collaboratore Emilio Patalocchi il Premio della Giuria al CON/CONCORSO Buenos Aires Milano 2013. L’arte come protesta nella 'società del frammento'
Anas War Experience |
Una
pittura dai toni brillanti e dal contenuto colmo di amaro sarcasmo,
pervaso da un lancinante ghigno di derisione. L’artista gioca con
le nostre identità, con i nostri miti consumistici, presentando
un’umanità frammentata, isolata, agghiacciante, ma in fondo
grottesca, ridicola, che ha perso il senso del suo esistere ed è
incapace di dire perché sia lì e cosa realmente ci faccia seduta a
tavoli ingombri di cose quotidiane e macabre, sporche di sangue o di
rifiuti. Bottiglioni, coltelli, mannaie, lattine di bibite killer
e ritagli di foto porno, banconote e carte da gioco, oggetti quasi
messi all’incanto sui tavoli dell’attualità, insieme con le
persone vendute anch’esse inconsapevolmente all’asta
dell’esistenza.
11/11/13
Gli eventi della Scuola di Musica Giocondi. I batteristi John Macaluso e Marco Lancs Lanciotti al Tamburo Day
John
Macaluso non ha bisogno di presentazioni: si tratta senza ombra di
dubbio di uno dei più apprezzati ed influenti batteristi nel
panorama rock, progrock e metal.
Dialogo del tifone Haiyan e di un Filippino. Libero saccheggio dalle “Operette morali” di Giacomo Leopardi
“Ma
ora che [gli uomini] sono tutti spariti, la terra non sente che le
manchi nulla, e i fiumi non sono stanchi di correre, e il mare,
ancorché non abbia più da servire alla navigazione e al traffico,
non si vede che si rasciughi… E le stelle e i pianeti non mancano
di nascere e di tramontare, e non hanno preso le gramaglie…”
[Giacomo
Leopardi - Dialogo di un folletto e di uno gnomo]
Tutti a Wigtown, la capitale mondiale del libro: mille abitanti, 11 librerie
Per
carità, nessuna analogia. Da italiani maturi e consapevoli, ci siamo
stancati dei raffronti-confronti con altri paesi, nazioni e città.
Viviamo alla giornata fieri delle medie mondiali che ci assegnano
l'ultimo posto in una non ideale classifica di lettori di libri ma
anche di giornali.
08/11/13
Biennale di Venezia 2013. Gli ultimi passi: il Vetro d’Arte non “stressa”
Richiamando
la matematica, nell’isola di Murano a Venezia esiste una formula
che rappresenta il futuro per la secolare Arte di creare il vetro.
Antichi metodi e insegnamenti stanno alla base per il futuro di una
nobile materia plasmata dall’uomo. Concetti che ruotano a una
sommatoria reale indicante l’originalità di un prodotto
inimitabile:
vetro
d’arte + sapienza muranese + artisti internazionali = Glasstress.
07/11/13
Ultimi passi alla 55. Biennale di Venezia: il laboratorio di Sze al padiglione degli Stati Uniti
Il
Padiglione degli Stati Uniti alla Biennale di Venezia dall’anno
della premiazione di Robert
Rauschenberg
avvenuta
nel 1964, che consacrò il filone della Pop Art e dei mercanti
americani, ha lasciato nel tempo il dubbio su possibili
interpretazioni commerciali. Tali tendenze nel corso degli anni, a
onor del vero, si sono viste più nel Padiglione ex Italia (o
Centrale, o La Biennale) e lungo le Corderie dell’Arsenale,
rispetto ai contenuti proposti dall’edificio del 1930, di struttura
pseudo palladiana, sede Usa.
27/10/13
Ciao Federico. La mostra-omaggio di Giuseppe Di Caro a Fellini e al cinema italiano
Quello esposto è il cinema
italiano “nobile”, le pellicole con la griffe di Federico
Fellini, Mario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola, Alberto Sordi e Carlo Lizzani.
Cinema indimenticabile, il nostro, che prima di Checco Zalone e
Alessandro Siani, aveva sempre qualcosa da dire e immagini
incancellabili da mostrare. Ma così è la vita, e si trova sempre
qualche critico pronto a certificare che le scemenze sono il futuro.
Il vernissage di Giuseppe Di Caro (uno dei reporter ufficiali del
David di Donatello), nei locali della meritoria associazione
culturale “Artes & Co” di San Benedetto del Tronto, è
coerente con quelli “romani” degli anni Sessanta e Settanta:
presentazione dell'evento all'ingresso, musica dal vivo che parte al
taglio simbolico e virtuale del nastro, primi “oh” alla visione
delle opere esposte, cameriere che gira con un elegante vassoio al
posto del solito, scontato e poco dignitoso (considerati gli
assalti), tavolo del buffet.
21/10/13
Archeologia a pezzi. A rischio la Scuola Archeologica Italiana di Atene
Insieme
per salvare la Scuola Archeologica Italiana di Atene che è a rischio
chiusura. Una petizione invita il governo a riflettere
sull’austerità. Erano 15 dipendenti, ora sono 9. Parliamo
dell’unico centro di ricerca italiano all’estero. La SAIA,
acronimo di scuola Archeologica Italiana di Atene, ha sempre avuto
studenti e ricercatori e con 24 camere e 50.000 libri in biblioteca,
concorrente di istituzioni analoghe della Germania, Usa, Francia.
Christian Meyer & Ellade Bandini: “Quando il piatto ride”. Meglio di un concerto alla Scuola di Musica Giocondi
Chissà
perché. Appena sono entrati, ho pensato subito a uno di quegli
entusiasmanti incontri di tennis degli anni ’70 sul rosso centrale
del Roland Garros. Anche se uno solo dei due potrebbe fare il
tennista professionista, e le bacchette non erano racchette (che ai
tempi erano ancora di legno), e non sono volate palle ma, quasi,
piatti… Ma poi, loro non hanno fatto partita. E’ stata una
gustosa, lunghissima e crescente esibizione di abilità e
funambolismi, non solo sonori.
20/10/13
UT sulla "Walk of Fame" [grazie alla fantasia di Giuseppe Piscopo]
Ci
siamo anche noi. Accanto alle impronte delle mani di John Wayne e di
Alfred Hitchcock, di Gary Cooper e di Marilyn Monroe, c'è la mitica
copertina di UT. Un risultato che né Rolling Stones né Variety né
Le Cahiers du Cinema né Life del New York Times hanno ancora
raggiunto. La prima rivista al mondo a essere stata stampata nel
cemento più famoso dell''universo spettacolistico'. Un sogno che
siamo riusciti a realizzare grazie alla fantasia di Giuseppe Piscopo.
Ale!
19/10/13
La “London” colorata di Stefano Taffoni. La collettiva fotografica in Palazzina Azzurra
Non sono mai stata a Londra, ricordo
“Penny Lane” dei Beatles e “…there beneath the blue
suburban skies”, che è un verso di quella meravigliosa
canzone, e potrebbe fare da colonna sonora a queste foto, dove
appaiono cieli suburbani accanto a panoramiche della City e i
personaggi in mostra evocano bene uno humour che è lo stesso che si
sente nella canzone… Vengono fuori “visti per il ricordo”, in
un florilegio che ripercorre uno sguardo carico di stupore, per cui
si va tra mirabilia e minimalia nel “mood “ di questa città,
14/10/13
The ballad for Renzo Piano. Spazio a un giudizio diverso
Piano
Pianissimo. Quasi muto.
Sarà
l'età, saranno i soldi, sarà il successo. Sarà il Senato.
Forte
retorica
Prudenza
Snervante
bon ton
Bellissimo
sì, bravo il trucco
Discorsi
col trucco
Viva
l'Italia
Viva i
giovani
Viva
la bellezza...
Tutti
così, anche tu?
Non
sei più il Piano di una volta
Anche
la Yamaha fa i grattacieli
Almeno
tu dovevi smettere
L'altra
sera sei stato uguale a Fazio, elegante e invertebrato
Inutile
ormai.
A me,
non m'incanti.
Pier Giorgio Camaioni
Christian Meyer e Ellade Bandini da Giocondi Strumenti Musicali. "Quando il piatto ride", giovedì 17 ottobre.
“Quando il piatto Ride”
è un progetto che vede Christian Mayer ed Ellade Bandini esibirsi in
un entusiasmante show portato sui palchi italiani da diverso tempo,
un esempio di come, pur trattandosi di eccellenti musicisti e grandi
professionisti riescono a coinvolgere in modi sempre diversi ed
esaltanti qualsiasi pubblico presente. Ellade Bandini, all'età di 4
anni riceve come regalo di Natale una piccola batteria giocattolo: da
qui comincia il suo interesse verso lo strumento, che continua poi
intorno ai 15 anni con alcune lezioni presso il maestro Raoul
Ferretti. A 16 cerca di assimilare i principali "trucchi del
mestiere" guardando il batterista Giorgio Zanella, mentre la
carriera vera e propria la inizia l'anno dopo, a 17 anni, suonando a
livello professionale con alcune orchestre nelle sale da ballo e
night club di tutta Italia: è in una di queste orchestre, quella del
maestro Ugo Orsatti, che Bandini suona per la prima volta con il
bassista Ares Tavolazzi.
13/10/13
Le inchieste di Sara Josefovskaja, la nostra corrispondente da San Pietroburgo. "Ho visto un russo. Lettera al sindaco Kasparov"
Buongiorno,
sindaco Kasparov. In mia
cità di Sankt-Peterburg, io sempre legge vostre gazety chi raconta
di cose inteligenti chi tu fa per Sankt-Benedikt: oggi veline di tuo
Municipalitet dice chi tu felice per molto numero di turisti venuti
di Rossiya in vostra citadina. Gazety perfino parla di “invasione”:
alora io no capisce perché di estate io ero lì da voi e io molto
cercato qualchi citadino russkiy per fare bela conversazione in mia
lingua, ma io no trovato nesuno, per tuta estate!
10/10/13
Alice Munro e il "premio dei premi". I racconti brevi di UT: piccoli, silenziosi Nobel
Quando
l'attesissimo conferimento del Nobel 2013 alla Letteratura poco fa ha
avuto un nome, ho pensato a un basket di sorrisi spontanei.
Quello
della vincitrice prima di tutto. Lei Alice Munro, canadese, classe
1931, avrà sorriso ascoltando il messaggio in segreteria. Nessuno
l'ha trovata oggi, prima dell'annuncio ufficiale, questa bellissima
signora dai capelli corti, canuti, tenuti a bada dal vezzo originale
di un cerchietto nero.
08/10/13
“Rush” di Ron Howard. Il bello e la bestia
E’ vero.
Il film è piacevole e si esce dalla
sala soddisfatti di aver trascorso due ore in compagnia di ottimi
professionisti del cinema e di una bella storia. Ma basta così poco
perché un film sia definito una buona opera artistica? Se sei un fan
della Formula Uno o se, come me, hai vissuto quegli eventi sportivi
incollata per ore al teleschermo a fianco di tuo padre e tuo
fratello, il film non può che appassionarti ed emozionarti.
07/10/13
“Ho dentro il mio paese”. Omaggio a Pericle Fazzini nel Centenario della nascita. Giarmando Dimarti, a dispetto del tempo
“Ho
dentro il mio paese”, annotava Pericle Fazzini e di certo “le
piante, il vento, gli ulivi, il mare” non lo hanno “lasciato”.
Il suo paese sì, forse Grottammare non l’ha mai accolto davvero,
neanche da vivo.
Dev’essere
così, se il suo “Ragazzo con i gabbiani” posato sullo scoglio in
riva al mare suscitò, per quel sedere nudo, più d’un mugugno tra
le intemerate schiere del bacchettonismo locale; se l’incuria di
oggi
Federico Fellini. La mostra di Peppe Di Caro per i vent'anni dalla morte
Federico
Fellini a 20 anni dalla sua scomparsa. Il titolo della mostra è
"Ciao Federico" un saluto che tanti collaboratori, amici e
colleghi hanno rivolto al regista accettando di posare per Giuseppe
Di Caro conosciuto in città come docente di fotografia presso il
Liceo Artistico di Ascoli Piceno.
05/10/13
Carlo Lizzani come Mario Monicelli. Il gusto un po' folle di volare
Si è buttato dal terzo piano della sua casa, quartiere Prati, Roma. A 91 anni, dopo una vita trascorsa nel e per il cinema, Carlo Lizzani ha deciso di andarsene volando. Ha lasciato un biglietto ai figli e poi via, giù dalla finestra. Grandissimo documentarista, regista di qualità, Carlo Lizzani non ha mai girato un metro di pellicola senza che il suo impegno e il suo desiderio di un mondo più giusto venisse fuori prepotentemente. Sceneggiatore, tra gli altri, di Giuseppe De Santis e Roberto Rossellini, Il suo nome, comunque, è legato alla regia di film come 'Cronache di poveri amanti' , tratto dall'omonimo libro di Vasco Pratolini del 1954, 'Il processo di Verona' del 1963, 'Banditi a Milano' del 1968, 'Crazy Joe' del 1973, 'Mussolini ultimo atto' del 1974. Lizzani ha firmato anche la regia di 'Storie di vita e malavita' del 1975, 'Fontamara' tratto dall'omonimo libro di
04/10/13
Una fragile armonia. Tenera come l'età
Recarsi al cinema il 4 ottobre del
2013, in Italia, per vedere Una fragile armonia (A
late quartet) di Yaron Zilberman, USA 2013, vuol dire
essere al posto appropriato nel momento appropriato. Cinema pieno
zeppo alle 18.00. Giorno di lutto nazionale, del patrono Francesco,
del lauro
03/10/13
“Noli me tangere”: Giuseppe Biguzzi alla Galleria Marconi
Se dovessi dare un nome alla modella
che ha posato per i quadri in mostra a Cupramarittima fino al 19
ottobre, faticherei non poco, vista la discrezione delle pose in cui
è ritratta; a testa bassa, come un fiore tortile, rannicchiata a
proteggere una sua femminilità uscita da poco dall’adolescenza e
affacciata a una vita forse solo d’immagine, fiorita un giorno
solamente, per dirla con De Andrè, tanto
02/10/13
Il paese dei balocchi dell'artista marchigiano Carlo Iacomucci
Imminente
la Rassegna internazionale "Pinocchio, storia di un burattino"
a Sant' Oreste (Roma) dal 12 di ottobre al 10 novembre del 2013. Tra
i partecipanti, il noto artista Carlo Iacomucci (di Macerata). Oltre
a essere un maestro dell'incisione opera anche nelle discipline
pittoriche. Nato a Urbino, col suo grande bagaglio
artistico-culturale, è tra i personaggi più illustri in Italia. Ha
tenuto innumerevoli mostre "personali" in italia e
all'estero, oltre alla Biennale di Venezia Padiglione Italia per
Regioni, sede di Urbino nel 2011. Le sue opere squisitamente
cromatiche, si completano con un "segno" particolarmente
penetrante e dunque ampiamente comunicativo. Partecipa alla mostra in
oggetto, con un'acquacrilico dal titolo "Il paese dei balocchi".
Quest'opera ci fa entrare in quel mondo collodiano, dove tante altre
novelle dello scrittore sono
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