La ricchezza di Londra risiede nella
strabiliante capacità di assorbire le culture dei suoi abitanti e
adattarle in un “English way”. In questo modo, quella che
potrebbe risultare un'accozzaglia disomogenea di etnie, diventa una
splendida armonia di sapori, colori e suoni. Una cosa che mi diverte a Londra, è
girare un quartiere, uno solo al giorno, e immergermi in quel luogo diventando una persona diversa. Così indosso scarpe classiche e
Barbour per visitare Chelsea, fermandomi a prendere un afternoon tea
in locali dai nomi altisonanti e molto eleganti, e ascoltando la
tipica parlata di chi vive nel Royal Borough of Kensington and
Chelsea. La sobria eleganza di questo posto, si rispecchia negli
splendidi negozi di antiquariato che espongono nelle vetrine quanto
di più bello l’artigianato mondiale abbia mai creato.
Si cambia inevitabilmente stile per
immergersi nella East London, indossando delle scomodissime Creepers
con chiodo di pelle, in questo modo mi sento meno aliena in uno dei
quartieri più giovani e creativi d’Europa. E’ nelle stradine
parallele a Brick Lane che si possono vedere i più strani tagli di
capelli ascoltando lingue sconosciute e lontane, insieme al tipico
accento inglese di questa zona, il Cockey, uno slang che apparteneva
alla classe proletaria e che oggi è diffuso tra i giovani e meno
giovani frequentatori di pub inglesi. La ragione per cui ho sempre amato
trascorrere il mio tempo a Londra è la sua capacità di stupirmi
ogni volta. La sensazione che provo tutte le mattine quando mi
sveglio nella grande capitale britannica è quella di sentire che
qualcosa di bello accadrà; ed è sempre stato così.
Mi accade così di passeggiare per
Brick Lane passando tra i locali indiani che odorano di chai-tea, i
piccoli bistrot gestiti da vecchi hippie che attirano una gran
quantità di clienti bizzarri e imbattermi in un concerto acustico
gratuito del grande leader dei Jam: Paul Weller. Una notizia del
genere in Italia sembrerebbe assurda, un evento di questa portata
richiederebbe uno spazio adatto, quindi dei biglietti molto costosi,
file interminabili ai baracchini. Molti, inoltre, avrebbero la
possibilità di sedere gratuitamente in prima fila godendo del
privilegio di essere un rappresentante pubblico.
Qui, invece, non funziona così.
Sir Paul, come viene chiamato dai suoi
fan, è fiero di esibirsi gratuitamente in uno storico negozio
inglese di “record” e compact disc. Tutto si svolge con molta
calma e serenità. Faccio una fila civile per prendere il mio
biglietto e poi sono lì, in un ambiente che sa di Rock and Roll, a
due metri di distanza da un grande nome della cultura Mod inglese.
L’energia di Paul Weller non è svanita in questi quarant’anni. Ad accompagnarlo ci sono tre giovani musicisti inglesi, evidentemente
emozionati di poter suonare con il Maestro e che insieme a lui ci
accompagnano in una bellissima ora di vera musica dal vivo. Oltre al
repertorio classico di Sir Paul come la bellissima Birthday vengono intonati pezzi classici della musica rock mondiale, ritmi
blues come “Down in Missisippi” che entusiasmano gli ascoltatori.
Sono le nove di sera e l’evento è
terminato, in pochi minuti la folla inebriata di musica esce dal
piccolo negozio di dischi e si dilegua nel traffico cittadino. Ma la
notte è ancora giovane. C’è tempo per perdersi di nuovo tra le
strade di Londra e imbattersi in un altro momento magico.
Gaia Taffoni
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