The
Piano Upastairs, di John Weidman, da un’idea di Alessandra Ferri (con
Boyd Gaines e Attila Csiki, Stephen Hanna, Andrea Volpintesta e le
musiche di Giovanni Allevi, John Cage, George Crumb, Morton Feldman,
Fabrizio Ferri, Philip Glass, Arvo Pärt), è la storia di un
matrimonio fallito. La moglie se n’è andata. Il marito,
abbandonato, cerca di rimettere insieme i pezzi per capire cosa è
successo. Le domande che egli si pone evocano la visione di ricordi
che generano altre domande, che risvegliano a loro volta un vortice
di immagini ed emozioni che alla fine, inevitabilmente, lo conducono
alla verità. Tale processo, il suo viaggio interiore dallo
smarrimento alla comprensione, poteva essere narrato in forma di
dialogo o di danza. Per raccontarlo nel modo più efficace, abbiamo
deciso di utilizzare entrambi.
Alessandra
Ferri è considerata una delle ballerine drammatiche più importanti
dei nostri tempi. Nata a Milano, ha frequentato la scuola del Teatro
alla Scala e quindi la Royal Ballet School di Londra.
Nel 1980 ha vinto il prestigioso Prix de Lausanne ed è entrata a far parte del Royal Ballet; nel 1983, all’età di 19 anni, Sir Kenneth MacMillan l’ha scelta per far parte dei suoi balletti Romeo and Juliet, Manon e Mayerling divenendo così prima ballerina della compagnia. In seguito ha coreografato vari ruoli appositamente per lei. Nel 1985 Mikhail Baryshnikov l’ha invitata ad unirsi all’American Ballet Theatre in cui ha ballato come prima ballerina fino al 2007. Dal 1992 al 2007 è stata l’ètoile della Scala. Si è inoltre esibita con le maggiori compagnie di balletto internazionali fra cui il Ballet National de l’Opéra de Paris e il Royal Ballet, nei più importanti teatri delle capitali del mondo. Ha lavorato al fianco dei più grandi coreografi del nostro tempo: Sir Frederick Ashton, Sir Kenneth MacMillan, Jerome Robbins, Roland Petit, Jiri Kylian, John Neumeier, Billy Forsythe e Twyla Tharp. Fra i suoi ruoli più noti ricordiamo Giselle, Juliet, Manon e Carmen.
Nel 1980 ha vinto il prestigioso Prix de Lausanne ed è entrata a far parte del Royal Ballet; nel 1983, all’età di 19 anni, Sir Kenneth MacMillan l’ha scelta per far parte dei suoi balletti Romeo and Juliet, Manon e Mayerling divenendo così prima ballerina della compagnia. In seguito ha coreografato vari ruoli appositamente per lei. Nel 1985 Mikhail Baryshnikov l’ha invitata ad unirsi all’American Ballet Theatre in cui ha ballato come prima ballerina fino al 2007. Dal 1992 al 2007 è stata l’ètoile della Scala. Si è inoltre esibita con le maggiori compagnie di balletto internazionali fra cui il Ballet National de l’Opéra de Paris e il Royal Ballet, nei più importanti teatri delle capitali del mondo. Ha lavorato al fianco dei più grandi coreografi del nostro tempo: Sir Frederick Ashton, Sir Kenneth MacMillan, Jerome Robbins, Roland Petit, Jiri Kylian, John Neumeier, Billy Forsythe e Twyla Tharp. Fra i suoi ruoli più noti ricordiamo Giselle, Juliet, Manon e Carmen.
Alessandra
Ferri ha ricevuto numerosi prestigiosi premi internazionali, fra cui
il Sir Lawrence Olivier Award, il Dance Magazine Award, il Benois de
la Danse Prix e il titolo onorifico di Cavaliere della Repubblica che
le è stato conferito dal presidente della repubblica italiana Carlo
Azeglio Ciampi. È apparsa in numerosi cortometraggi fra cui Carmen e Prelude; in quest’ultimo ha collaborato con Sting. Al di là della
danza, ha recitato a teatro, nella produzione dell’opera di Jean
Cocteau La voce umana al Piccolo Teatro di Milano. Si è ritirata
dalle scene nel 2007 e dal 2008 cura il programma della sezione danza
del Festival di Spoleto, presentando importanti compagnie di danza
quali il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, l’Hamburg Ballett_John
Neumeier e la Mark Morris Dance Company.
The
Piano Upstairs segna il ritorno alle scene di Alessandra Ferri.
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