Si
sono concluse, con i pupazzi di Natal'ja Dabizha, le proiezioni di
"Femminile plurale. Animazioni russe", la sezione che la
49a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro ha dedicato al
cinema d'animazione russo. Ancora una volta, dopo le retrospettive
del biennio 2010-2011, con un'attenzione particolare agli sguardi
cinematografici femminili. Più di venti cortometraggi articolati in
cinque programmi, di cui uno collocato nello spazio notturno Round
Midnight, con omaggi specifici a tre autrici: la fondatrice dello
studio M.I.R. Irina Margolina e le maestre della puppet animation a
passo uno Maria Muat e Natal'ja Dabizha, entrambe provenienti dal
Teatro delle Bambole di Sergej Obrastsov. In rappresentanza della
nuova generazione di animatrici, la giovane Anna Shepilova, presente
alla Mostra con il suo lavoro di diploma al VGIK intitolato Diversa
(Drugaja) e la sua opera prima, Piove (Dozhd' idet). Molti dei film
presentati a Pesaro sono pensati per un pubblico di bambini e nascono
come opere didattiche, spesso ispirate a fiabe popolari, ad esempio
Snegurochka. La fanciulla di neve di Muat, o opere letterarie, come
Metel' (La tormenta) e Lui e lei (On i ona) della stessa autrice,
tratti rispettivamente da Pushkin e Gogol. Martedì sono stati
proiettati cinque cortometraggi della serie "Storie del vecchio
pianoforte" di Irina Margolina, tutti dedicati ai nomi più
importanti della storia della musica; in particolare, il pubblico del
Teatro Sperimentale ha potuto vedere Antonio Vivaldi, Gioacchino
Rossini. Note di un gourmet, J.S. Bach, Sergej Prokof'ev. La quarta
melarancia e George Gershwin. La storia della famiglia Gershwin
narrata da Isaia Shmulevich. Tutti i film hanno una durata di tredici
minuti e nascono, spiega Margolina, «dalla curiosità nei confronti
del mistero della creazione musicale: come prendono forma le immagini
musicali e le melodie?». Ogni corto, dice ancora l'autrice, è
realizzato con uno stile grafico diverso, e sempre ricchissimo di
riferimenti e citazioni, «sviluppato con ricerche specifiche per
corrispondere al mondo, allo stile e all'epoca del compositore
protagonista». Finalità didattiche simili si trovano anche nei
lavori di Natal'ja Dabizha, dall'adattamento con pupazzi animati de Il
barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini – parte del progetto
Operavox della BBC, visto a Pesaro in proiezione notturna – e
Abramo (Avraam), tratto da "Le storie del vecchio testamento".
Collocazione Round Midnight anche per la serie delle "Ninne
nanne del mondo" di Liza Skvortsova: brevissimi film che
traducono in immagini le nenie appartenenti alle tradizioni più
diverse, da quella russa a quella irlandese, dalla lappone
all'armena. In Russia l'animazione per bambini gode di sostegno da
parte dello Stato ma, spiegano le autrici ospiti della Mostra, si
tratta di finanziamenti solo parziali e, in questo periodo di crisi
economica generalizzata, trovare fondi dai privati è sempre più
difficile. Anche la distribuzione è un grosso problema, perché gli
spazi televisivi sono molto ridotti e la circolazione è quasi sempre
ristretta al circuito del festival. «Per questo motivo –
racconta Anna Shepilova – i miei lavori sono stati visti più
all'estero che nel mio Paese». Ha completato la selezione russa
presente quest'anno a Pesaro il regista Boris Khlebnikov, già
protagonista di una personale nell'edizione 2010 della Mostra: il suo
A Long and Happy Life (Dolgaya Schastlivaya zhizn), già in concorso
a Berlino, è stato il film di apertura della Mostra lunedì 24
giugno. Una storia che unisce il dramma personale del giovane Sasha
(Aleksandr Yatsenko, ha recitato anche per Aleksej Balabanov e
Nikolay Khomeriki) alla tragedia sociale ed economica vissuta nelle
campagne russe, dove l'agricoltura, dice Khlebnikov, «non esiste più
e il grande potenziale umano e lavorativo dei contadini è stato del
tutto dimenticato e sprecato dallo Stato negli ultimi vent'anni». Il
direttore della fotografia del film è Pavel Kostomarov, importante
documentarista al quale la Mostra ha dedicato un focus nel 2011, in
coppia con il suo compagno di lavoro abituale Aleksandr Rastorguev.
Il
programma per quanto riguarda il Concorso di domani, venerdì 28
giugno, prevede la proiezione in Piazza del Popolo del film Non lo so
ancora di Fabiana Sargentini, alla presenza della regista e degli
interpreti Donatella Finocchiaro e Giulio Brogi. Lo spettacolo
inizierà subito dopo il termine del cortometraggio Ophelia di
Annarita Zabrano, previsto per le 21.45
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