L'estate sta finendo di Stefano Tummolini |
Sezione
a concorso con sette film provenienti dai punti caldi della
produzione cinematografica
mondiale, tutti all’insegna del Nuovo Cinema. Come sempre il
Concorso proporrà una ricognizione a 360 gradi sulle migliori opere
prime o seconde di registi, generalmente giovani, che altrimenti non
avrebbero modo di arrivare nel nostro paese. Emerge fortemente
quest’anno la presenza di donne registe, ben quattro, a
sottolineare uno sdoganamento sempre più consistente negli ultimi
anni. Ad aprire il Concorso sarà infatti la regista e sceneggiatrice
slovacca Mira Fornay che presenta My Dog Killer, già premiato
a Rotterdam. Un intenso dramma filmato con notevole realismo sul
razzismo e sui conflitti etnici e, soprattutto, sulle scelte
sbagliate; quelle di un ragazzo abbandonato dalla famiglia, il cui
unico amico è il cane Killer, e che finisce col frequentare
skinhead, in cerca di un senso d’appartenenza. Arriva invece
dalla Romania Alexandra Gulea, documentarista che porta in Concorso
la sua prima opera di finzione dal titolo Matei Child Minder,
ambientata in una zona mineraria del suo paese e incentrato sul
piccolo Matei che vive col nonno e vuole scappare di casa, mentre i
genitori lavorano in Italia. Il film coglie il giovane protagonista
in un momento fondamentale per la sua maturazione, quando le
illusioni si dovranno scontrare con la durezza della realtà. Halley,
una storia gotica ambientata ai giorni nostri diretta dal messicano
Sebastián Hoffman, con Beto, lo zombie umano che si va spegnendo.
Nel corpo in disfacimento rimane una mente lucida. Kayan,
l’esordio nel lungometraggio della regista di origine iraniana
Maryam Najafi, è un potente ritratto femminile, incentrato su una
donna proprietaria di un ristorante dove si riunisce la comunità
libanese di Vancouver. La dura quotidianità e i piccoli grandi
ostacoli che si presentano nella sua vita, contribuiscono a far
emergere le problematiche di una comunità costretta a relazionarsi
con un contesto culturale alieno. Non poteva mancare l’Italia,
rappresentata quest’anno da ben due opere, a cominciare dalla
seconda regia di Stefano Tummolini, L’estate sta finendo,
che racconta un “tranquillo week-end di paura” di un gruppo di
ragazzi (tutti interpretati da promettenti giovani) in una casa al
mare, dove un incidente imprevisto trasformerà la loro vacanza in un
incubo. Pesaro presenterà anche l’esordio di Fabiana Sargentini,
Non lo so ancora: scritto a quattro mani con uno dei più amati
critici cinematografici italiani, Morando Morandini, attraverso una
storia liberamente ispirata alla loro "amicizia a prima vista":
una mattina di fine estate una giovane donna (Donatella Finocchiaro)
incontra casualmente un uomo di oltre ottant'anni (Giulio Brogi). E
passano "una giornata particolare" insieme, dopo la quale
la vita di entrambi non sarà più la stessa. L’ultimo film in
Concorso non poteva che provenire dal Paese protagonista di questa
edizione, il Cile, rappresentato da La chupilca del diablo di
Ignacio Rodriguez, nel quale un uomo, giunto alla fine dei suoi
giorni, tenta di riconciliarsi con la famiglia dopo una vita passata
in solitudine (anche a causa delle sue simpatie per la dittatura),
cercando al tempo stesso di salvare la sua piccola distilleria di
liquori.
La
giuria chiamata a decretare il vincitore del Concorso è composta
dalla regista Costanza Quatriglio (ha esordito nel
lungometraggio con L'isola, Nel 2006, alla Festa del Cinema di
Roma ha presentato Il mondo addosso, lungometraggio
documentario, con Terramatta, designato Film della Critica
2012 dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, ha vinto
l'Efebo d'Argento e il Nastro d'Argento per il Miglior Documentario
2012), dall’attrice Anna Foglietta (nominata al David di
Donatello come miglior attrice non protagonista per Nessuno mi può
giudicare), dal regista Vincenzo Marra (Tornando a
casa, Vento di terra, L’ora di punta), dai critici e
giornalisti cinematografici Massimo Lastrucci (Ciak) e
Federico Pontiggia (Cinematografo.it, Il Fatto Quotidiano).
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