Non mi
meraviglierei se Giovanni Bignami amasse i gatti e usasse molto la
bici come Margherita Hack, perché le somiglia. Per come si presenta,
per come parla, spiega, racconta. Per come ti fa amare istintivamente
una materia che non ci hanno fatto studiare: lo spazio. E te lo fa
sentire “vicino”, facile, simpatico. Per come ti dice le verità
più brutali senza indugi e con dolcezza, e maneggia numeri
spaventosi senza spaventarti. Per come mette a nudo finti misteri e
credulonerie, squarciando la nostra ignoranza senza offenderci. Per
come, a sua volta, ti attrae con libri che per i titoli sembrano di
fiabe (Il mistero delle sette sfere) o d’avventura alla Jules
Verne (Cosa resta da scoprire).
Il bel
chiostro-spyder di Sant’Agostino è un’aula perfetta, col
campanile che si staglia nel cielo azzurro come a indicare la “Sfera
+1” dove circolano ormai 10.000 satelliti, che se fosse notte tra
le 22 e le 24 ne vedremmo passare molti (magari nell’istante in cui
vengono “zappati”); come a seguire la “Sfera +2”, dove sta la
Luna che già conosciamo bene (“è solo un pezzetto di Terra”); o
la “Sfera +3” che arriva fin dalle parti di Marte, dove sarebbe
“facile” arrivarci con un razzo a fissione nucleare entro il
2030, un annetto di viaggio e 1 trilione di dollari/euro A/R (un
affare in confronto ai 1,7 trilioni/anno di spese militari); per ora
c’abbiamo mandato il trattore Curiosity a “grattare” la
superficie. E infine – ma non è detto - la “Sfera +4”, la più
affascinante ma difficile da concepire per noi tapini: più di 20
anni luce di raggio, dove Keplero (il bravo satellite cacciatore di
pianeti della concorrenza, ma “noi” lo batteremo…) ha scovato 4
– 5 pianeti abbastanza rocciosi (!?) e teoricamente abitabili in
quanto con “indice di somiglianza” zero virgola qualcosa (con
Terra=1, Marte ha indice 0,66), dove ci sarebbe acqua liquida e si
potrebbero addirittura pescare dei simil pesci-ghiacciolo (muniti di
molecole antigelo!) tipo quelli che abitano le estreme profondità
dei nostri mari freddi… Beh, non sono andato in ordine, perché
prima c’erano la “Sfera 0”, dove campiamo, la “Sfera -1”
profonda qualche cento chilometri dove si formano gli “amici”
terremoti, e la “Sfera -2” che in pratica contiene il centro
della Terra (dove “si può“ mandare un satellite, sic). Così
fanno giusto 7 Sfere.
Ma
avendo Bignami anche quel salvifico cognome che “riassumeva” i
nostri pochi saperi, ecco altre sue illuminanti incursioni lampo,
come:
-
Tutto l’oro è affondato, sta nel fondo degli oceani.
-
Nello spazio non si può cucinare la pasta asciutta, perché non ci
sono i moti convettivi, hai voglia a scaldarla, la pentola rimane
fredda.
- Lo
spazio è tutto uguale, come pure le stelle, non c’è una diversa
tavola degli elementi, quando ti dicono che in qualche parte hanno
trovato la “selenite”, è come dire che qui c’è la
“civitanovite”.
- Los
Angeles diventerà un’isola (questa era facile, lo sapevo).
- Per
tirar fuori energia (termica) quanto vogliamo, basta fare due buchi a
5 km uniti da una galleria, l’acqua sale, bolle, ecc.
-
Gli F 35 sono una boiata pazzesca, non ottieni niente, devi solo
firmare un assegno.
-
Ustica: beh, a 8.000 metri sono successe una serie di puttanate.
Ma,
tornando a Margherita Hack, che bello quando, per evitare di
commuoversi ripete, con Cristina-appassionata-di-fantascienza, il
ballo che fece con Margherita in una trasmissione televisiva, per
spiegare empiricamente perché vediamo sempre la stessa faccia della
Luna.
Ciao, incazzatissima Hack. E via col pugno chiuso!
Pier
Giorgio Camaioni
Nessun commento:
Posta un commento