Via Castellana Bandiera è il primo
film italiano in Concorso. Co-produzione Italia-Svizzera-Francia, è
diretto da Emma Dante e interpretato da Elena Cotta, Alba Rohrwacher
e la stessa Emma Dante.
È una domenica pomeriggio. Lo scirocco
soffia senza pietà su Palermo quando due donne, Rosa e Clara,
venute per festeggiare il matrimonio di un amico, si perdono nelle strade della città e finiscono in una specie di budello: Via Castellana Bandiera. Nello stesso momento, un’altra macchina guidata da Samira, dentro la quale si ammassa la famiglia Calafiore, arriva in senso contrario e penetra nella stessa strada. Né Rosa al volante della sua Multipla, né Samira, donna antica e testarda al volante della sua Punto, intendono cedere il passo l’una all’altra. Chiuse all’interno delle loro macchine, due donne si affrontano in un duello muto che si consuma nella violenza intima degli sguardi. Un duello tutto al femminile punteggiato dal rifiuto di bere, mangiare e dormire; più ostinato del sole di Palermo e più testardo della ferocia degli uomini che le circondano. Perché, come in ogni duello, è una questione di vita o di morte...
venute per festeggiare il matrimonio di un amico, si perdono nelle strade della città e finiscono in una specie di budello: Via Castellana Bandiera. Nello stesso momento, un’altra macchina guidata da Samira, dentro la quale si ammassa la famiglia Calafiore, arriva in senso contrario e penetra nella stessa strada. Né Rosa al volante della sua Multipla, né Samira, donna antica e testarda al volante della sua Punto, intendono cedere il passo l’una all’altra. Chiuse all’interno delle loro macchine, due donne si affrontano in un duello muto che si consuma nella violenza intima degli sguardi. Un duello tutto al femminile punteggiato dal rifiuto di bere, mangiare e dormire; più ostinato del sole di Palermo e più testardo della ferocia degli uomini che le circondano. Perché, come in ogni duello, è una questione di vita o di morte...
Dice Emma Dante: “Via Castellana
Bandiera è una strada dove due donne si sfidano. Il blocco di Rosa è
mentale e l’ostruzione del quartiere una questione di principio.
Chiunque potrebbe passare, superare la barriera ed essere libero ma
nessuno lo fa. I legami diventano indissolubili, i patti
infrangibili. Da un lato c’è l’entrata nella nassa dove vivono
un partito, una società, una famiglia, dall’altro c’è Rosa, il
suo amore in bilico e il precipizio in fondo alla via. Cardine è una
donna anziana. Samira. Muta. Al di sopra di tutto. Come monolite.
Come frangiflutto che si oppone alle correnti. Come geroglifico
scalfito nella roccia. La sua tana è l’auto dove si è rifugiata.
Per sempre. La vita non ha trama e Via Castellana Bandiera è un
pezzo di vita”.
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