Quello esposto è il cinema
italiano “nobile”, le pellicole con la griffe di Federico
Fellini, Mario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola, Alberto Sordi e Carlo Lizzani.
Cinema indimenticabile, il nostro, che prima di Checco Zalone e
Alessandro Siani, aveva sempre qualcosa da dire e immagini
incancellabili da mostrare. Ma così è la vita, e si trova sempre
qualche critico pronto a certificare che le scemenze sono il futuro.
Il vernissage di Giuseppe Di Caro (uno dei reporter ufficiali del
David di Donatello), nei locali della meritoria associazione
culturale “Artes & Co” di San Benedetto del Tronto, è
coerente con quelli “romani” degli anni Sessanta e Settanta:
presentazione dell'evento all'ingresso, musica dal vivo che parte al
taglio simbolico e virtuale del nastro, primi “oh” alla visione
delle opere esposte, cameriere che gira con un elegante vassoio al
posto del solito, scontato e poco dignitoso (considerati gli
assalti), tavolo del buffet.
27/10/13
21/10/13
Archeologia a pezzi. A rischio la Scuola Archeologica Italiana di Atene
Insieme
per salvare la Scuola Archeologica Italiana di Atene che è a rischio
chiusura. Una petizione invita il governo a riflettere
sull’austerità. Erano 15 dipendenti, ora sono 9. Parliamo
dell’unico centro di ricerca italiano all’estero. La SAIA,
acronimo di scuola Archeologica Italiana di Atene, ha sempre avuto
studenti e ricercatori e con 24 camere e 50.000 libri in biblioteca,
concorrente di istituzioni analoghe della Germania, Usa, Francia.
Christian Meyer & Ellade Bandini: “Quando il piatto ride”. Meglio di un concerto alla Scuola di Musica Giocondi
Chissà
perché. Appena sono entrati, ho pensato subito a uno di quegli
entusiasmanti incontri di tennis degli anni ’70 sul rosso centrale
del Roland Garros. Anche se uno solo dei due potrebbe fare il
tennista professionista, e le bacchette non erano racchette (che ai
tempi erano ancora di legno), e non sono volate palle ma, quasi,
piatti… Ma poi, loro non hanno fatto partita. E’ stata una
gustosa, lunghissima e crescente esibizione di abilità e
funambolismi, non solo sonori.
20/10/13
UT sulla "Walk of Fame" [grazie alla fantasia di Giuseppe Piscopo]
Ci
siamo anche noi. Accanto alle impronte delle mani di John Wayne e di
Alfred Hitchcock, di Gary Cooper e di Marilyn Monroe, c'è la mitica
copertina di UT. Un risultato che né Rolling Stones né Variety né
Le Cahiers du Cinema né Life del New York Times hanno ancora
raggiunto. La prima rivista al mondo a essere stata stampata nel
cemento più famoso dell''universo spettacolistico'. Un sogno che
siamo riusciti a realizzare grazie alla fantasia di Giuseppe Piscopo.
Ale!
19/10/13
La “London” colorata di Stefano Taffoni. La collettiva fotografica in Palazzina Azzurra
Non sono mai stata a Londra, ricordo
“Penny Lane” dei Beatles e “…there beneath the blue
suburban skies”, che è un verso di quella meravigliosa
canzone, e potrebbe fare da colonna sonora a queste foto, dove
appaiono cieli suburbani accanto a panoramiche della City e i
personaggi in mostra evocano bene uno humour che è lo stesso che si
sente nella canzone… Vengono fuori “visti per il ricordo”, in
un florilegio che ripercorre uno sguardo carico di stupore, per cui
si va tra mirabilia e minimalia nel “mood “ di questa città,
14/10/13
The ballad for Renzo Piano. Spazio a un giudizio diverso
Piano
Pianissimo. Quasi muto.
Sarà
l'età, saranno i soldi, sarà il successo. Sarà il Senato.
Forte
retorica
Prudenza
Snervante
bon ton
Bellissimo
sì, bravo il trucco
Discorsi
col trucco
Viva
l'Italia
Viva i
giovani
Viva
la bellezza...
Tutti
così, anche tu?
Non
sei più il Piano di una volta
Anche
la Yamaha fa i grattacieli
Almeno
tu dovevi smettere
L'altra
sera sei stato uguale a Fazio, elegante e invertebrato
Inutile
ormai.
A me,
non m'incanti.
Pier Giorgio Camaioni
Christian Meyer e Ellade Bandini da Giocondi Strumenti Musicali. "Quando il piatto ride", giovedì 17 ottobre.
“Quando il piatto Ride”
è un progetto che vede Christian Mayer ed Ellade Bandini esibirsi in
un entusiasmante show portato sui palchi italiani da diverso tempo,
un esempio di come, pur trattandosi di eccellenti musicisti e grandi
professionisti riescono a coinvolgere in modi sempre diversi ed
esaltanti qualsiasi pubblico presente. Ellade Bandini, all'età di 4
anni riceve come regalo di Natale una piccola batteria giocattolo: da
qui comincia il suo interesse verso lo strumento, che continua poi
intorno ai 15 anni con alcune lezioni presso il maestro Raoul
Ferretti. A 16 cerca di assimilare i principali "trucchi del
mestiere" guardando il batterista Giorgio Zanella, mentre la
carriera vera e propria la inizia l'anno dopo, a 17 anni, suonando a
livello professionale con alcune orchestre nelle sale da ballo e
night club di tutta Italia: è in una di queste orchestre, quella del
maestro Ugo Orsatti, che Bandini suona per la prima volta con il
bassista Ares Tavolazzi.
13/10/13
Le inchieste di Sara Josefovskaja, la nostra corrispondente da San Pietroburgo. "Ho visto un russo. Lettera al sindaco Kasparov"
Buongiorno,
sindaco Kasparov. In mia
cità di Sankt-Peterburg, io sempre legge vostre gazety chi raconta
di cose inteligenti chi tu fa per Sankt-Benedikt: oggi veline di tuo
Municipalitet dice chi tu felice per molto numero di turisti venuti
di Rossiya in vostra citadina. Gazety perfino parla di “invasione”:
alora io no capisce perché di estate io ero lì da voi e io molto
cercato qualchi citadino russkiy per fare bela conversazione in mia
lingua, ma io no trovato nesuno, per tuta estate!
10/10/13
Alice Munro e il "premio dei premi". I racconti brevi di UT: piccoli, silenziosi Nobel
Quando
l'attesissimo conferimento del Nobel 2013 alla Letteratura poco fa ha
avuto un nome, ho pensato a un basket di sorrisi spontanei.
Quello
della vincitrice prima di tutto. Lei Alice Munro, canadese, classe
1931, avrà sorriso ascoltando il messaggio in segreteria. Nessuno
l'ha trovata oggi, prima dell'annuncio ufficiale, questa bellissima
signora dai capelli corti, canuti, tenuti a bada dal vezzo originale
di un cerchietto nero.
08/10/13
“Rush” di Ron Howard. Il bello e la bestia
E’ vero.
Il film è piacevole e si esce dalla
sala soddisfatti di aver trascorso due ore in compagnia di ottimi
professionisti del cinema e di una bella storia. Ma basta così poco
perché un film sia definito una buona opera artistica? Se sei un fan
della Formula Uno o se, come me, hai vissuto quegli eventi sportivi
incollata per ore al teleschermo a fianco di tuo padre e tuo
fratello, il film non può che appassionarti ed emozionarti.
07/10/13
“Ho dentro il mio paese”. Omaggio a Pericle Fazzini nel Centenario della nascita. Giarmando Dimarti, a dispetto del tempo
“Ho
dentro il mio paese”, annotava Pericle Fazzini e di certo “le
piante, il vento, gli ulivi, il mare” non lo hanno “lasciato”.
Il suo paese sì, forse Grottammare non l’ha mai accolto davvero,
neanche da vivo.
Dev’essere
così, se il suo “Ragazzo con i gabbiani” posato sullo scoglio in
riva al mare suscitò, per quel sedere nudo, più d’un mugugno tra
le intemerate schiere del bacchettonismo locale; se l’incuria di
oggi
Federico Fellini. La mostra di Peppe Di Caro per i vent'anni dalla morte
Federico
Fellini a 20 anni dalla sua scomparsa. Il titolo della mostra è
"Ciao Federico" un saluto che tanti collaboratori, amici e
colleghi hanno rivolto al regista accettando di posare per Giuseppe
Di Caro conosciuto in città come docente di fotografia presso il
Liceo Artistico di Ascoli Piceno.
05/10/13
Carlo Lizzani come Mario Monicelli. Il gusto un po' folle di volare
Si è buttato dal terzo piano della sua casa, quartiere Prati, Roma. A 91 anni, dopo una vita trascorsa nel e per il cinema, Carlo Lizzani ha deciso di andarsene volando. Ha lasciato un biglietto ai figli e poi via, giù dalla finestra. Grandissimo documentarista, regista di qualità, Carlo Lizzani non ha mai girato un metro di pellicola senza che il suo impegno e il suo desiderio di un mondo più giusto venisse fuori prepotentemente. Sceneggiatore, tra gli altri, di Giuseppe De Santis e Roberto Rossellini, Il suo nome, comunque, è legato alla regia di film come 'Cronache di poveri amanti' , tratto dall'omonimo libro di Vasco Pratolini del 1954, 'Il processo di Verona' del 1963, 'Banditi a Milano' del 1968, 'Crazy Joe' del 1973, 'Mussolini ultimo atto' del 1974. Lizzani ha firmato anche la regia di 'Storie di vita e malavita' del 1975, 'Fontamara' tratto dall'omonimo libro di
04/10/13
Una fragile armonia. Tenera come l'età
Recarsi al cinema il 4 ottobre del
2013, in Italia, per vedere Una fragile armonia (A
late quartet) di Yaron Zilberman, USA 2013, vuol dire
essere al posto appropriato nel momento appropriato. Cinema pieno
zeppo alle 18.00. Giorno di lutto nazionale, del patrono Francesco,
del lauro
03/10/13
“Noli me tangere”: Giuseppe Biguzzi alla Galleria Marconi
Se dovessi dare un nome alla modella
che ha posato per i quadri in mostra a Cupramarittima fino al 19
ottobre, faticherei non poco, vista la discrezione delle pose in cui
è ritratta; a testa bassa, come un fiore tortile, rannicchiata a
proteggere una sua femminilità uscita da poco dall’adolescenza e
affacciata a una vita forse solo d’immagine, fiorita un giorno
solamente, per dirla con De Andrè, tanto
02/10/13
Il paese dei balocchi dell'artista marchigiano Carlo Iacomucci
Imminente
la Rassegna internazionale "Pinocchio, storia di un burattino"
a Sant' Oreste (Roma) dal 12 di ottobre al 10 novembre del 2013. Tra
i partecipanti, il noto artista Carlo Iacomucci (di Macerata). Oltre
a essere un maestro dell'incisione opera anche nelle discipline
pittoriche. Nato a Urbino, col suo grande bagaglio
artistico-culturale, è tra i personaggi più illustri in Italia. Ha
tenuto innumerevoli mostre "personali" in italia e
all'estero, oltre alla Biennale di Venezia Padiglione Italia per
Regioni, sede di Urbino nel 2011. Le sue opere squisitamente
cromatiche, si completano con un "segno" particolarmente
penetrante e dunque ampiamente comunicativo. Partecipa alla mostra in
oggetto, con un'acquacrilico dal titolo "Il paese dei balocchi".
Quest'opera ci fa entrare in quel mondo collodiano, dove tante altre
novelle dello scrittore sono
01/10/13
Uno schianto terribile e muore “Ringo”. Giuliano Gemma aveva 75 anni.
Lui
non poteva morire di malattia in un letto d'ospedale. Ringo, uno dei
personaggi simbolo degli spaghetti western, se n'è andato
schiantandosi con l'automobile in un devastante impatto frontale.
Aveva iniziato la carriera nientemeno che con Dino Risi, poi ruoli di
comparsa, poi gli spaghetti western e il ruolo che lo renderà
celebre in tutto il mondo: il pistolero Ringo. Ma Giuliano Gemma è stato anche
Il prefetto di ferro di Squitieri, il maggiore Matis” nel
Deserto dei tartari di Zurlini, Nino Peralta nell'Uomo in ginocchio
di Damiani, Guido Nardoni in Speriamo che sia femmina di Monicelli,
il capitano Germani in Tenebre di Dario Argento. Poi Tex, il ranger
più famoso dei fumetti. Ancora una pistola, ancora un cavallo,
ancora una corsa, stavolta vera, nei verdi pascoli del cielo.
M.C.
19° Incontro Nazionale Teatri Invisibili. “L’eremita contemporaneo Made in Ilva”. L'Ilva Invisibile di Nicola Pianzola
Fin
dall’Età del Ferro, è forse il materiale più comune che c’è.
Ce l’abbiamo anche “dentro”. Non ci facciamo neanche caso, ma
c’è in quasi tutto quello che ci circonda. Lo riconosciamo
d’istinto (magari dalla ruggine), ci è familiare, ci dà
affidamento. Sappiamo la sua forza e i suoi limiti. E’ come un
amico banale e sicuro, a portata di mano, economico. Di ferro sono i
motori e le auto (che neanche s’arrugginiscono più!), i treni e
gli aerei, i fucili le pistole i carri armati. Erano di ferro o di
latta i nostri giocattoli (il mio Meccano n. 5 era tutto
quanto di ferro); tuttora di ferro sono le navi, gli scheletri dei
palazzi, i nervi dei grattacieli… Fino ai comunissimi attrezzi di
casa: martello pinza giravite… e cosa faremmo senza chiodi viti e
bulloni?
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