30/11/13

Corrispondenza da San Pietroburgo. Servizi sociali russi con vista sulla Neva

Buongiorno, io saluta di mia cità di Sankt-Peterburg e vuole dire qualchi picola impresione su quelo chi io legge in vostre gazety e internetu.
Mi molto impresiona imagini di ultimo komitsiyo di Burleskon in Piaza di Plebiscito a Rim. Lui uguale come pupazo di Museo di cere di M.me Tussauds: tuta sua facia tirata con botoks e sue parole come di vero delirio. Genti chi sventolava bandiere di Forsitaglia, in interv’yu di zhurnalisty no sapeva dire perché era venute: loro veniva di Calabria e di altre regioni in autobusy ma no sapeva cosa era “decadenza” chi se votava in Senat, solo agitava bandiere per sembrare chi era di più!
E tute “amazonka” di Burleskon era in Parlament vestite di nero uguali, come di lutto; uomini e donne di sua partiya tuti dice stese cose con stese parole, come bambini in recita di Natale: chi lui innozent, chi protsessy è grande komplot contro suo leader.

26/11/13

“Romeo and Juliet” fra l'oro e la porpora del Teatro dell'Opera di Praga. La “lettura” di Petr Zuska (nostro servizio)

Praga. Tanto rutilante l’interno “secondo rococò” del Teatro dell’Opera di Praga, splendente di oro e porpora, quanto minimalista e quasi nuda è la scena su cui si alza il sipario di questo “Romeo and Juliet” di Prokofjev, coreografia e regia di Petr Zuska, direttore del Corpo di ballo del Teatro Nazionale di Praga.
La lettura che Zuska ci porge della tragedia shakespeariana gioca sugli opposti o, come recita la brochure, sulla polarità (“Romeo, Juliet and… polarity”): uomo e donna, morte e vita, odio e amore. L’essenzialità della cornice prepara già, per contrasto, il gioco potente delle passioni in campo. La figura di Lorenzo apre il primo quadro: il frate è solo, su una scena nuda, apparentemente al di là del tempo e dello spazio; l’ombra della tragedia aleggia nell’aria, egli avverte che qualcosa sta per accadere, qualcosa che lo sovrasta e che non è in grado di controllare. Alle sue spalle una nera parete che nell’aprirsi disegna una silhouette femminile quasi in stile cubista: incede da quell’apertura, figura ieratica e lucente nel bianco di cui è vestita, Queen Mab, regina del regno dei Sogni e delle Ombre.

25/11/13

Pochi secondi di grande fascino. Teodosio Campanelli: "Un taglio alla fontana"


C'è un Fontana nella fontana, uno di quei tagli profondi che aprono prospettive e che hanno segnato la storia dell'arte contemporanea. Quello di Teodosio Campanelli è solo un brevissimo filmato, fino a un certo punto quasi un'istantanea. Se ne apprezza la qualità tecnica, l'essere riuscito a “tagliare l'acqua” andando contro ogni legge della natura, quelle imparate a scuola durante l'ora di fisica. Ma poi arriva la barchetta di carta e tutto cambia. L'acqua apparentemente immobile, si anima di una presenza viva che, lenta e barcollante, si avvia verso il baratro: sotto c'è il nulla. Solo che invece di sprofondare, la barchetta sbatte e riprende il viaggio. Chiamiamola metafora ma in fondo la vita è come quella barchetta che sbatte, non affonda, non si ferma, gira su stessa e va. Come si fa, come si dovrebbe, com'è la vita vera.

Massimo Consorti

23/11/13

Un viaggio a Praga emozioni incluse. Before I die I want to…

Novembre 2013. Praga, Kampa Park. Il muro in mattoni divide i viali ben curati del parco dall’argine della Vltlava, per noi Moldava: trasformato in sorprendente lunghissima lavagna a cielo aperto, invita la fantasia dei passanti a interrogarsi su cosa vorrebbero prima di morire. Before I die I want to, Předtím než zemřu, chci… (Prima di morire, voglio…).
Si confondono sovrapponendosi le risposte scritte col gesso, cancellate, riscritte, ricancellate. C’è chi vuol “Visit Jerusalem”(!), chi vuol abolire il capitalismo (“Odstranit Kapitalismu”), i meno fantasiosi vorrebbero dirle-che-l’amo e altro di non riferibile in fascia protetta…

Biennale di Venezia. Macerie biennalesche o della contemporaneità? Il padiglione spagnolo

Il Padiglione della Spagna quest’anno ha dato la possibilità ai cronisti di sbizzarrirsi con immagini e testi d’effetto sui cumuli di rovine esposte all’interno dell’edificio degli anni venti ai Giardini. L’ideatore di tali installazioni è Lara Almarcegui (Saragozza 1972) che ha costituito cumuli di diversi materiali edilizi, corrispondenti per tipologia e misura agli stessi che furono impiegati per erigere l’edificio stesso ospitante. Una grande montagna, costituita da detriti di cemento, tegole e mattoni trasformati in ghiaia occupa la sala centrale, rendendo virtualmente impossibile l’accesso diretto a questo spazio. Altre montagne più piccole, fatte ciascuna di un solo materiale (segatura, vetro e una miscela di scorie e cenere d’acciaio), sono poste nelle sale perimetrali, dove il pubblico può circolare attorno al cumulo principale. Come indica l’artista: “i materiali provengono da resti di demolizioni che, dopo essere stati sottoposti a un processo di riciclaggio, sono stati trasformati in ghiaia attraverso il sistema di trattamento dei materiali attualmente utilizzato a Venezia”.

22/11/13

Biennale di Venezia. Il dolce silenzio del Padiglione Canada

Il silenzio può avere una musicalità? Esiste una colonna sonora che preveda l’assenza di onde fatte di note e tonalità? Senza dubbio è la contemporaneità che ha bisogno di un supporto sonoro per il silenzio e quindi la risposta sembrerebbe scontata ma in realtà non lo è, perché il silenzio può avere una musica attribuibile da ogni essere umano in base allo stato d’animo vissuto. Da questo concetto iniziale il Padiglione del Canada alla 55. Biennale di Venezia, in questi ultimi giorni a disposizione, si traveste con un allestimento site specific ideato e prodotto dall’artista dell’Ontario, classe 1972, Shary Boyle dal titolo “Music for Silence”.

21/11/13

Stanze per Lorenzo Lotto. Francesco Scarabicchi a Loreto


                                                                    


TESTIMONI DI VIAGGIO E DI BELLEZZA

domenica 1 dicembre 2013 alle ore 17.30
al Museo-Antico Tesoro di Loreto (AN)

avrà luogo la presentazione del libro di

Francesco Scarabicchi

con ogni mio saper e diligentia. Stanze per Lorenzo Lotto

edito da Liberilibri

Insieme all’Autore, intervengono
Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto
Vito Punzi, Curatore del Museo-Antico Tesoro


L’incontro è promosso dalla Delegazione Pontificia Santuario della Santa Casa, in collaborazione con il Centro Studi Lauretani,
l’Assessorato alla Cultura del Comune di Loreto e la casa editrice Liberilibri.



Ingresso libero.
A seguire, rinfresco presso il Caffè Bramante.

20/11/13

Gli autori di UT "Le mani" - n. 4/2013

Le mani in 3D di Giuseppe Piscopo



Chi ha scritto per UT Le Mani, n. 4/2013:
Massimo Consorti, Giarmando Dimarti, Rossella Frollà, Enrica Loggi, Alceo Lucidi, Mariagrazia Maiorino, Bianca Maria Massi, Michaela Menestrina, Alessandra Morelli, Antonella Roncarolo, Chiara Tremaroli.

Le Immagini sono di:
Emilio Patalocchi (l'Opera), Francesco Del Zompo (l'Oggetto pensante), Dante Marcos Spurio (la Fotografia), Giuseppe Piscopo (la Vignetta)  

Per prenotare la vostra copia scrivete o telefonate a:

delzompo@poliedrodesign.it
lutteratura@edilandeditrice.com
0735.82099 – 335.409252 (Francesco)




UT4... compie i numeri. Tanti auguri a tutti noi...


Il Two Step di Francesco Del Zompo

Celebrazione di un traguardo importante con il tema "Le mani". Non prendete impegni per venerdì 6 dicembre, festeggeremo. Intanto prenotate la vostra copia:

delzompo@poliedrodesign.it
lutteratura@edilandeditrice.com
0735.82099 – 335.409252 (Francesco)


Ricordiamo che prenotando UT telefonicamente o per email, la rivista potrà essere acquista a 10 euro anziché 15. L'offerta è valida fino al giorno della presentazione, venerdì 6 dicembre 2013 (notizie più dettagliate a breve).

15/11/13

UT4... compie i numeri. Tanti auguri a tutti noi...


L'One Step di Francesco Del Zompo

Celebrazione di un traguardo importante con il tema "Le mani". Non prendete impegni per venerdì 6 dicembre, festeggeremo. Intanto prenotate la vostra copia:

delzompo@poliedrodesign.it
lutteratura@edilandeditrice.com
0735.82099 – 335.409252 (Francesco)


Ricordiamo che prenotando UT telefonicamente o per email, la rivista potrà essere acquista a 10 euro anziché 15. L'offerta è valida fino al giorno della presentazione, venerdì 6 dicembre 2013 (notizie più dettagliate a breve).

12/11/13

Al nostro collaboratore Emilio Patalocchi il Premio della Giuria al CON/CONCORSO Buenos Aires Milano 2013. L’arte come protesta nella 'società del frammento'

Anas War Experience
Una pittura dai toni brillanti e dal contenuto colmo di amaro sarcasmo, pervaso da un lancinante ghigno di derisione. L’artista gioca con le nostre identità, con i nostri miti consumistici, presentando un’umanità frammentata, isolata, agghiacciante, ma in fondo grottesca, ridicola, che ha perso il senso del suo esistere ed è incapace di dire perché sia lì e cosa realmente ci faccia seduta a tavoli ingombri di cose quotidiane e macabre, sporche di sangue o di rifiuti. Bottiglioni, coltelli, mannaie, lattine di bibite killer e ritagli di foto porno, banconote e carte da gioco, oggetti quasi messi all’incanto sui tavoli dell’attualità, insieme con le persone vendute anch’esse inconsapevolmente all’asta dell’esistenza.

11/11/13

Gli eventi della Scuola di Musica Giocondi. I batteristi John Macaluso e Marco Lancs Lanciotti al Tamburo Day


John Macaluso non ha bisogno di presentazioni: si tratta senza ombra di dubbio di uno dei più apprezzati ed influenti batteristi nel panorama rock, progrock e metal.

Dialogo del tifone Haiyan e di un Filippino. Libero saccheggio dalle “Operette morali” di Giacomo Leopardi

Ma ora che [gli uomini] sono tutti spariti, la terra non sente che le manchi nulla, e i fiumi non sono stanchi di correre, e il mare, ancorché non abbia più da servire alla navigazione e al traffico, non si vede che si rasciughi… E le stelle e i pianeti non mancano di nascere e di tramontare, e non hanno preso le gramaglie…”
[Giacomo Leopardi - Dialogo di un folletto e di uno gnomo]

Tutti a Wigtown, la capitale mondiale del libro: mille abitanti, 11 librerie

Per carità, nessuna analogia. Da italiani maturi e consapevoli, ci siamo stancati dei raffronti-confronti con altri paesi, nazioni e città. Viviamo alla giornata fieri delle medie mondiali che ci assegnano l'ultimo posto in una non ideale classifica di lettori di libri ma anche di giornali.

08/11/13

Biennale di Venezia 2013. Gli ultimi passi: il Vetro d’Arte non “stressa”

Richiamando la matematica, nell’isola di Murano a Venezia esiste una formula che rappresenta il futuro per la secolare Arte di creare il vetro. Antichi metodi e insegnamenti stanno alla base per il futuro di una nobile materia plasmata dall’uomo. Concetti che ruotano a una sommatoria reale indicante l’originalità di un prodotto inimitabile:
vetro d’arte + sapienza muranese + artisti internazionali = Glasstress.

07/11/13

Ultimi passi alla 55. Biennale di Venezia: il laboratorio di Sze al padiglione degli Stati Uniti

Il Padiglione degli Stati Uniti alla Biennale di Venezia dall’anno della premiazione di Robert Rauschenberg avvenuta nel 1964, che consacrò il filone della Pop Art e dei mercanti americani, ha lasciato nel tempo il dubbio su possibili interpretazioni commerciali. Tali tendenze nel corso degli anni, a onor del vero, si sono viste più nel Padiglione ex Italia (o Centrale, o La Biennale) e lungo le Corderie dell’Arsenale, rispetto ai contenuti proposti dall’edificio del 1930, di struttura pseudo palladiana, sede Usa.