30/03/14

I racconti di Giampietro De Angelis: "All'ombra del punto". 5 Aprile 2014 – ore 17,30 – Salone Polivalente – via Madonna della Pietà 111 - San Benedetto Del Tronto


Premessa

Molti ricorderanno Manhattan di Woody Allen. In quel film si celebrava anche la curiosa contraddizione umana. Nel presentarsi gli uni agli altri, le persone dicevano cose del tipo: “Salve, io sono attore, però per vivere faccio l’impiegato”, oppure: “Ciao carissima, sono uno scrittore, però di giorno sono un rappresentante”, e così via. In similitudini del genere tutti confrontavano un’intenzione che non era realtà.
Ecco, potremmo dire che Giampietro De Angelis vuole sgombrare subito il possibile equivoco: egli non è uno scrittore e difatti fa altro nella vita. Però ha scritto, scrive e scriverà. Scrivere fa bene alla salute, la sua innanzitutto.

Biografia minima in tema d’arte

Giampietro De Angelis è stato un esploratore autodidatta di forme artistiche ed espressive in quanto, ritiene, sono le depositarie del nostro pensiero, sono la forma estetica delle emozioni e del nostro modo d’essere.

In epoca adolescenziale è stato pittore, spaziando dalla pop-art al neorealismo, dall’astrattismo al minimalismo. La pittura è stata la vocazione giovanile, poi interrotta e ripresa in forme più essenziali: la matita, i carboncini, qualche acquerello. Poi, il passaggio alla fotografia, dove l’attimo bloccato era visto quasi come un battito di ciglia fermo all’orizzonte, o su un dettaglio nascosto. Insomma, il tentativo di vedere quello che normalmente ci sfugge. Non poteva mancare la scrittura, anch’essa irregolare nel tempo, discontinua, senza una definizione netta. Dalla poesia alla narrativa, dal racconto breve e brevissimo al romanzo. Più per se stesso che per il pubblico, la scrittura è stata un esercizio dialettico: prendere un’ispirazione e giocarci un po’ con la penna, quasi un pennello dell’anima. 
La scrittura, pertanto, è il gioco con la logica, con l’intuizione stilistica, con la radice dell’idea, fino a distillare il concetto da esprimere, sperando possa essere condiviso, rielaborato. Il libro “All’ombra del Punto” è una selezione di racconti brevi e poesie risalenti a periodi diversi, nel corso di quasi vent’anni. Rappresentano il senso del viaggio esistenziale, una certa interiorità che attinge esperienza dal quotidiano, con un tocco pessimistico aperto alla prospettiva ed alla soluzione.
Il libro è definibile autobiografico, non in senso stretto ed è il tentativo di un dialogo muto tra chi scrive e chi legge perché si cerca, come si legge in coda alla premessa: “... la speranza di incontrare il lettore in un comune guizzo dell’anima”.


Incontro del 5 Aprile

In linea con la non convenzionalità, l’incontro del 5 Aprile è concepito come uno spettacolo, un modo di stare insieme. Non si celebra niente e nessuno, se non l’insieme costituito da ogni presenza. Dal libro verranno estrapolati brani interpretati dall’attrice Daniela Agostini, mentre verranno proiettate le immagini di alcuni dipinti di Cesare D’Antonio le cui simbologie risulteranno attinenti ai concetti espressi nel testo e che l'autore esporrà. Un chitarrista accompagnerà alcuni momenti.

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