Il 29 di Aprile, presso la Sala Mercede della Camera
dei Deputati a Roma, è stata presentata l’Antologia “Femminile
plurale. Le donne scrivono le Marche” , Vydia Editore,
Montecassiano (MC).
Un evento discreto, all’interno del grande
Palazzo Marini, che ha visto avvicendarsi l’On. Irene Manzi, la
scrittrice Cristina Babino (curatrice del volume), Luca Bartoli
(Editore), Alessandro Seri (poeta e direttore editoriale) a
presentare il lavoro di diciassette scrittrici marchigiane che
raccontano le Marche, viste sotto il profilo dell’attualità e
della storia. “Dal racconto alla prosa d’arte, dal saggio breve
alla scrittura della contemporaneità, per un progetto corale che
interpreta un territorio tra bellezze e ferite, ne indaga le eredità
culturali ed artistiche, unisce il vissuto e la memoria allo slancio
verso il futuro.”
Erano presenti le autrici: Allì Caracciolo, Maria
Lenti, Enrica Loggi, Caterina Morgantini, Natalia Paci, Anuska
Pambianchi, Daniela Simoni e Eleonora Tamburrini, che hanno
illustrato i loro saggi davanti a una platea attenta e
compresa.
L’atmosfera, nel cuore di una Roma pluriaffollata e
vorticante per gli eventi civili e religiosi contemporanei, era
quella raccolta e quasi pudica dell’evento culturale, per un libro
assolutamente originale, una voce forte della nostra Regione, la
somma di più proposte e prospettive artistiche che tendono a imporsi
col carattere tipico della marchigianità: terra di confine ma anche
eco profonda della poliformità della Nazione, nella riservatezza e
nello slancio, nel pudore e nel senso profondo e originario del suo
peculiare valore.
Proponiamo un estratto dal capitolo “Crivelli
e la grazia del Piceno” di Enrica Loggi:
“Sono sola davanti al capolavoro. L’immagine
della Maddalena prende tutta la mia attenzione: una meraviglia
inaudita.
Nella piccola stanza dal soffitto a capriate, c’è
solo un sedile lungo dove mi appoggio sopraffatta da uno stupore che
è come la nebbia disturbata di un ricordo. Aspettavo quest’incontro,
perché Lei mi raccontasse di sè qualcosa di ancora sconosciuto.
Eccola nel suo millenario silenzio, parlare a chi guarda con l’occhio
del profilo sinistro che sembra colto in fallo, smarrito nel disegno
perfetto di tutta la testa bionda cerchiata da una coroncina di perle
che scendono sulla fronte, sotto un velo che aleggia sul fiotto dei
capelli. Il volto è chiuso in una domanda, che è un invito, un
richiamo a seguire la sua scia ineffabile.”
Il libro è disponibile presso le migliori librerie
della Regione, e on line su: http://www.vydia.it/
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