Veramente
è stato un quintetto: l’incantevole Quartetto
NOÛS sul
palcoscenico, più quel neonato
in platea.
Lui però senza strumento - deciderà poi quale suonerà da grande,
non mettiamogli fretta - solo con la sua vocina puntuale e
“toccante”. Da vero professionista, Stravinskij mica è facile.
Specie il terzo pezzo per quartetto d’archi (Eccentrique…
appunto), dove il nostro piccolo (o la piccola) ha concluso
addirittura tra gli applausi. “Va
messo in partitura” scherza
ma non troppo, con la consueta agilità, Michele Dall’Ongaro.
Lo
stesso Stravinskij avrebbe approvato, all’atto della composizione
nel 1914. Nei tre brevissimi pezzettini apparentemente “senza capo
né coda”, dove “non succede niente”, dove “ogni musicista va
per fatti suoi” (talvolta “nevroticamente”, vedi il
violoncello) cavalcando la propria melodia, ignorando i colleghi i
quali contemporaneamente fanno melodie diverse anzi divergenti, e
invece poi l’ensemble si rivela geniale nella creazione di un
assoluto capolavoro, lo sconosciuto neonato è stato sorprendente.
Anzi unico. “Incursioni” vocali non solo alla fine del 3°, ma
anche alla prima Dance
e
di nuovo nella Cantique;
s’era sentito infatti anche l’ovattato rumore di una porta
rotante, e i passi leggeri ma lesti dei genitori (orgogliosi e
preoccupatissimi).
Un
neonato nientemeno con il quartetto NOÛS! Forse è nato anche lui a
Lugano e sta studiando in un conservatorio (per bebè) svizzero; poi
certo andrà a Cremona, “bisogna far gli studi giusti”. Magari da
grande deciderà per il contrabbasso, ai NOÛS manca…
Questa
di Perugia potrebbe essere stata la sua “prima”. Infatti era
emozionato: dopo l’eccellente Stravinskij, m’è parso un po’
incerto nell’haydniano Quartetto
per archi in re minore op. 42,
specie nell’Adagio
cantabile.
Forse stava poppando, o voleva giocare col pavone del teatro… Si è
rifatto però subito con Debussy, devono piacergli le parti
difficili. Certo “le sue dissonanze sono più armoniose delle
assonanze” (copyright Dall’Ongaro). Davvero ci voleva la Festa di
Radio3 di Perugia per lanciare la proposta-salvezza: per arrestare la
decadenza – non solo musicale – portate
i neonati ai concerti.
Forse
non sarà domani, ma vedrai che cambierà…
Pier Giorgio Camaioni
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