Cento
acquerelli di una ventina di località del Piceno, che neanche il
Touring Club.
Un
cofanetto che sa di vino.
Un
titolo vero, onesto e creativo, un acronimo per niente forzato.
E
concreto: finisce con Ultimi
paradisi e Mangiare
e bere, mica poesie…
Acquerelli
raccontatori, ma col testo silenzioso in disparte, per non
disturbare.
Viaggi
di giorno, brevi e lenti.
Non
in macchina, né in treno. Forse in bicicletta.
Posti
nascosti, posti noti, posti pensanti.
Posti
di musica e d’arte.
Posti
bonificati (dall’autore): basta un po’ d’acqua e far scorrere
il pennello.
Posti
riposati (dall’autore): basta un po’ d’acqua e via il rumore.
Posti
da annusare, da ascoltare. Posti da fare di bolina.
Posti
da saziarsi di cose buone.
Col
vino di Santori,
si capisce (sennò niente acquerelli…).
E
quando in primavera arriverà “La
casa sull’albero”…
“Noi
di provincia siamo così,
le
cose che mangiamo
son
sostanziose come le cose
che
tra noi diciamo…”
(Paolo
Conte, SNOB,
2014)
PGC