ph Dante Marcos Spurio
Ma
come fanno i falegnami:
vengon
dalla Val Tesino
in
uno spazio dismesso (come un fiore secco)
e
non toccano (quasi) niente
Sgombrano,
puliscono, verniciano, lasciano tracce
Rifanno
di legno a righe solo la fronte
Hanno
menti quadrate, gli piacciono i fiori…
Ma
come fanno i falegnami
a
pre-meditar tutto
Lavorano
e fotografano
Progettano,
costruiscono, raccontano e fotografano
Senza
mai le facce stanche…
Ma
dove vanno i falegnami
con
le loro bici Bianchi
sempre
in cerca di una casa da fiorir:
sedie
di Danimarca arrampicate,
lampade
bianche pinzate, grigie inclinate,
cassetti
magri, letti svegli, cucine oohhh!, bagni non turchi,
muri
traslucenti che scorrono…
Ma
come fanno i falegnami
a
far le cose belle
senza
storie, senza stelle…
Ma
come fanno i falegnami
quando
arrivano sul posto?
Vanno
a prendere le idee,
le
mescolano, le innaffiano, le concimano:
lo
spazio cresce e vive, come un fiore, come un frutto…
Per
fare un albero (e un libro, e una sedia, e un tavolo…) ci vuole un
fiore.
Poi
ci pensano i falegnami.
Quelli
di RADICE QUADRATA.
PGC
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