27/01/15

Ruggero Savinio al Forte malatestiano di Ascoli Piceno dal 31 gennaio al 3 maggio 2015. Fabula picta

Ruggero Savinio è nato a Torino nel 1934. Nipote di Giorgio de Chirico e figlio di Alberto Savinio, ha tenuto per sé il nome d’arte del padre.
Ruggero Savinio ha sempre voluto tenersi legato alla tradizione pittorica, dalla pittura greco-romana ai veneti del Cinquecento, l’amato Tiziano ultimo, ai nostri Piccio, Fontanesi, Ranzoni, a un pittore tedesco, Hans von Marées, del quale l’ha molto colpito l’idea che l’immagine pittorica non è al principio, ma alla fine di un percorso. Nel 1956 la sua prima mostra a Roma, insieme a due amici pittori, presentata da Giuseppe Ungaretti.
A Milano nel 1962 la prima mostra personale alla Galleria delle Ore. Fra il 1962 e il 1968 soggiorna lungamente a Parigi, dove, alla Galerie Jacob, nel 1967, tiene una mostra di disegni, presentata da Guy Weelhen e Dominique Fourcade. Subito dopo si trasferisce a Milano, dove lavora con la Galleria Bergamini e poi con la Galleria Philippe Daverio.
Nel 1989 stabilisce la propria residenza a Roma.
Numerose le sue mostre in Italia e all’estero. Nel 1986 gli è stato attribuito il Premio Guggenheim per un artista italiano. Fra le mostre antologiche si ricordano: 1989, ex Convento di San Francesco a Sciacca; 1992, Palazzo Sarcinelli a Conegliano Veneto; 1999, Castello Sforzesco a Milano; 2001, vicolo Valdina, Roma, Camera dei Deputati; 2012, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma. Nel 1988 e nel 1995 è stato invitato con una sala personale alla Biennale d’Arte Internazionale di Venezia. Nel 1993 ha dipinto lo stendardo per il Palio di Siena. Nel 1995 è stato nominato Accademico Nazionale di San Luca.
La sua produzione letteraria è vasta. Fra gli altri libri pubblicati si ricordano: L’età dell’oro 1981, Ombra portata 1992, Il cuore luminoso delle cose 2001, il poemetto La Galleria d’Arte Moderna 2003, Percorsi della figura 2004, Didascalie 2004, Passaggio della colomba 2008, Cartavoce 2011.
Fabula picta prende il nome da una sequenza di opere sulle fiabe dei fratelli Grimm, nelle quali Savinio ha visitato il fabulosum, la parola magica, onirica, leggendaria con un tono lieve e divertito. La mostra si compone anche di paesaggi, di alcune rivisitazioni della pittura antica, ritratti, interni e alcuni disegni di grande dimensione.

Il catalogo della mostra è pubblicato dalla casa editrice Quodlibet e contiene testi di Giorgio Agamben, Clio Pizzingrilli e due scritti di Ruggero Savinio.

a cura di Clio Pizzingrilli

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