1 – Alessia Martegiani / voice
Chissà chi altri ha visto quello che, lavorando di fantasia, ho “visto” io stasera. Arrivati in forze al Cotton Lab - senza prenotare - hanno dovuto mischiarsi a noi (a saperlo, gli avremmo tenuto i posti) e accoccolarsi a caso negli spazi più improbabili: appoggiati alle pareti, arrampicati sui tralicci, stesi a bordo palco, in piedi sui tavoli, affacciati dal corridoio, appesi al soffitto come pipistrelli, perfino - quelli magri - fermi in quota come colibrì.
Tutti in incognito si capisce, senza strumenti, con in mano un calice di vino, una birretta, una grappa, un whisky, una sigaretta… Spettatori extra quasi abusivi, ma con le orecchie drittissime. Li elenco a caso, non posso ricordarli tutti né allego foto, forse non avrebbero impressionato la macchinetta.
Poi erano irrequieti, come fantasmi, cambiavano spesso di “posto” per seguire meglio il concerto, qualcuno – non visto – s’è messo pure a suonare il suo strumento “entrando” con discrezione nel suo corrispondente JANO. Quando si dice entrare in sintonia. Ecco, questi c’erano di sicuro:
Jeremy Pelt - Paolo Fresu - Jacqueline Acevedo - Luca Faraone - Linda - Daniele Di Bonaventura - Ben Dover - Emiliano Pari - Victor Gould - Roberto Gatto - Josh Ginsbourg - Dado Moroni - Stefano Di Battista - D.E.A.Trio - Jonathan Barber - Paolo Di Sabatino - Andrè Silva - Piero Odorici - Julian Crampton - Eddie Henderson - Chiara Pancaldi - Bern Reiter - Quintorigo - Cyrus Chestnut - Tony Momrelle - Willie Jones III - Mark Abrams - Darryl Hall …
Fantastici JANO, alla prima uscita! Chi altri potrebbe ricevere, al primo concerto, la visita simultanea di tutti gli artisti transitati al Cotton e raccogliere i loro infiniti “OH YES” e le loro (virtuali) Standing Ovation?
Straordinaria Ottava di Pasqua.
PGC
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