Ispirato dai surreali esiti di plumbee vicende grottammaresi, ho deciso.
Mi faccio anch’io una “stanza azzurra”, così posso farci quello che mi pare.
Come si dice, “nel rispetto della legge”: superficie minima 15 metriquadri, niente finestre agibili né mobili contundenti (meglio vuota senza neanche una sedia), porta solida con serratura non apribile dall’interno. Per il colore non so, finirà che andrò sull’azzurro, per stare sicuro.
Per scrupolo la sto insonorizzando, il vicinato stia tranquillo. Ho comprato pure cimici e microcamere, verranno i carabinieri a posizionarle.
Per ora non ho idea, ma dentro potrò finalmente farci le peggio cose, sicuro sempre di “stare nel giusto”, come i noti fatti insegnano.
Accerteranno “percosse”, segregazione? Gireranno filmati? Registreranno lamenti e urla? Sentiranno testimoni? Faranno accurate indagini, lunghe pure 4 anni? Mi convocheranno al tribunale di Fermo? OKKEY! Converranno che “è stato tutto fatto nel giusto” (sic).
La mia stanza azzurra la chiamerò “ALICE”.
PGC - 22 giugno 2018
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