- Brava perché ha deciso di far entrare in porto la sua Sea Watch al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi, mandando in tilt tutti gli oroscopi giornalistici.
- Brava perché non ha travolto la motovedetta della Finanza che voleva platealmente fermarla, ma (da “navigata” professionista) le ha dato solo un’ eloquente spallata, come giocando a calcio fanno “regolarmente” anche le ragazze. Fallo volontario? Bah…
- Brava perché si è presa subito la “colpa”, si è scusata. Mica voleva affondarla, mica è matta, diciamo un errore di manovra - anche le Grandi Navi a Venezia sbagliano eccome! -
- Brava perché, lei sì, ha tenuto e tiene un contegno da Capitano, mica come quell’altro “nostro”, cosiddetto, che ci fa pure il Ministro-di-tutto.
- Brava perché a 31 anni vorrei vedere voi, noi, tutti quanti.
- Brava perché si è scelta lei quel mestiere difficile, poteva fare una vita più divertente, comoda, tranquilla, con le cinque lingue che parla, quella testa e quella personalità…
- Brava perché in questa partita mondiale sta accettando le decisioni ingiuste di migliaia di arbitri. Se intorno non giocano sporco, saprà smontare ogni accusa.
- Brava perché ha condotto le trattative con fermezza, competenza e umanità, ascoltando tutti, ma senza lasciarsi condizionare o intimidire.
- Brava perché col suo agire limpido valorizza l’opera di tutte le ONG, che non vagano nel Mediterraneo per turismo o per affari, ma per salvare vite che nessun altro si curerebbe di salvare, tanto meno di contare da morte.
- Brava perché adesso - seppur involontariamente - mette in ridicolo anche chi l’ha arrestata mandandola “ai domiciliari” non a casa sua in Germania, ma a Lampedusa! Certo rischia anche 12 anni di carcere, il 41 bis come i mafiosi, il rogo come Giovanna d’Arco, la fucilazione per “resistenza a nave da guerra”…
- Brava perché mai un sorriso di troppo e mai la faccia seriosa da Capitana. Lo sguardo sempre diretto, comunicativo, simpatico. Una ragazza ferma, di cui ti puoi fidare.
- Brava perché non ostenta il suo grado, anche nell’ufficialità niente cappelli e luccicanti divise, una maglietta e via. Ma trasmette naturale autorevolezza.
- Brava perché ha studiato. Per ora 5 lingue le sa, sono gli altri che hanno bisogno degli interpreti.
- Brava perché dovrà anche superare lo svantaggio di genere: perché il mondo non le perdona d’essere donna (e, ahilei, pure in gamba), vorrà ricordarle con ogni mezzo che lo è, e che il suo è un mestiere da maschio; fa’ lavori più femminili, o stattene composta e a casa, cazzo!
Brava Carola Rackete.
PGC - 30 giugno 2019