LAVORARE
LAVORARE
PREFERISCO
LA PRUA DELLA
GENEVIÈVE
Caro Ugo ti scrivo… così ti informo un po’.
Succede che stanno “oscurando” la tua Scultura di Parole, che da anni fa bella mostra all’inizio del lungomare di San Benedetto.
Tu sai che purtroppo non è stata mai digerita da una buona fascia (destrorsa) di sambenedettesi cosiddetti doc. Beh, ora questa gente governa. Quindi, quello che non gli riuscì con scomposte proteste e perfino con una fallita raccolta di firme - per smontarla, sbatterla chissà dove o volgarmente rispedirtela a Torino - lo mettono in pratica oggi. Perché sono maggioranza? Perché non esiste l’opposizione? Perché manca anche l’ombra di un civile contrasto? Perché non gliene frega niente a nessuno?… Non so, scegli tu.
Come te la massacrano la tua “LAVORARE LAVORARE LAVORARE PREFERISCO IL RUMORE DEL MARE”? Ma con l’Arrrte (come la intendono loro), sono furbi e spregiudicati questi. Gli piazzano subito dietro - a mo’ di sfondo - l’abusiva prua della Geneviève, un rottame dell’ultimo peschereccio atlantico innalzato erroneamente a simbolo della compianta marineria locale. Il Monumento più importante della città sarà un invadente pezzo di ferro restaurato a caro prezzo.
Non ho niente contro quella povera (brutta) prua, figurati. Anzi, nel mio piccolo, avevo fatto varie proposte alternative (più creative che banali) riguardo alla sua collocazione, sempre rifuggendo il solito decadente orgoglio marinaro o il retorico municipalistico gigantismo. Ma adesso… è come se di fianco al Colosseo mettessero su un piedistallo il muso arrugginito o riverniciato di una Balilla; come se, in un museo, accanto a un quadro di Braque appendessero la crosta di un pittore marchigiano; come se ai piedi di una statua greca allungassero un mercato di scarpe civitanovesi…
Questo volevo dirti. Magari per l’incazzatura ti salta l’uzzolo di affittare un TIR per venire a riprenderti la tua LAVORARE. Sta’ tranquillo che qua sarebbero contenti, non capirebbero neanche la vergogna, lo smacco, la patente d’ignoranza che li avvongolerebbe.
È San Benedetto, bellezza!
Saluti PGC
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