*Staatssicherheitsdienst: Polizia Segreta di Stato dell’ex DDR – La principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della Repubblica Democratica Tedesca.
Dovevamo saperlo, che prima o poi la sindrome da sicurezza (Sicurezzite, nel linguaggio specialistico delle neuroscienze) avrebbe partorito il mostro.
L’hanno partorito - senza una doglia né una contrazione - tre geniali sindaci del Piceno (Grottammare, Cupra, San Benedetto: i tre "P" dell’avemaria, rispettivamente Piergallini, Piersimoni, Piunti), più la Prefetta di Ascoli. Sorriso da primi della classe nella foto di gruppo, con la penna in mano (!) come quando andavamo alle elementari, con dietro i maestri, pardon, i “vertici delle Forze dell’Ordine” in posa pettoruta, e, sotto, la velinona istituzionale del 29/10 che la stampa locale si è scapicollata a pubblicare senza - va da sé - un sussulto di critica-dubbio-perplessità, né uno sbigottito possibile-che-sia-vero?... (È la stampa locale, bellezza).
Vero lo è, il comunicato dei faccioni sorridenti con la penna in mano non lascia dubbi.
L’ideona, che presto sarà concretamente realizzata, prevede il coinvolgimento dei cittadini in attività di “osservazione della propria zona di residenza” per prevenire reati e valorizzare “forme diffuse di controllo sociale”
Passaggio clou: l’istituzione di “GRUPPI DI VICINATO”(sic) che dovranno - udite udite - “limitarsi a riferire le informazioni di interesse per le Forze di Polizia”.
(Ci ricorda qualcosa?)
I “Gruppi di vicinato” - difficile dire se la definizione sia più comica o più sinistra, ma si può optare per un pareggio - avranno compiti di “controllo del vicinato” (sic) e dovranno limitarsi (bontà loro) a “riferire le informazioni di interesse per le Forze di Polizia”.
Nell’ex DDR si chiamavano “cittadini della pace” - Kundschafter des Friedens - i benemeriti che facevano gli spioni presso la STASI; qui da noi tempo fa si chiamarono “RONDE” i gruppi di cittadini di marca fascioleghista pronti a menar le mani se la sicurezza lo richiedeva; poi anche quelle si sgonfiarono, le ronde rimasero disoccupate e restarono comunque i Vigili Urbani a inseguire con eroico sprezzo del pericolo i feroci vucumpra’ sulle spiagge di San Benedetto-Grottammare-Cupra (in ordine di apparizione sulla traiettoria sud-nord).
Oggi finalmente, con l’istituzione dei “Gruppi di vicinato” (che Salvini se lo sa ci resta secco per l’invidia) tutti saremo più sicuri: ciascun cittadino saprà di poter essere spiato, controllato, se necessario pedinato dal proprio vicino (ci ricorda qualcosa?) e sarà perciò indotto a comportamenti onesti, disciplinati, cristallini; ciascuno, incontrando il proprio vicino, si scappellerà ossequioso, hai visto mai che sia “uno di quelli”… e se ne gioverà l’armonia generale. Ciascuno inoltre potrà farsi parte attiva del progetto e, riscontrando comportamenti sospetti nel vicino, fare una sacrosanta spiata alla STASI, pardon alle autorità locali.
Insomma, grazie al genio dei sindaci locali e delle autorità preposte - la brava Prefetta auspica che “altri Comuni si aggiungano” - d’ora in poi dormiremo fra due guanciali: gli spioni, gli spiati, la città intera e tutto il cucuzzaro.
E la sicurezzite celebrerà finalmente i suoi trionfi.
Però un po’ sono preoccupata: se mai, colpevolmente trasgredendo la severa dieta ipocalorica, dovessi appartarmi per sgranocchiare in segreto una libidinosa barretta al cioccolato, potrebbe il mio atteggiamento indurre in sospetto un occhiuto vicino, ed essere io da questi zelantemente segnalata alla STASI, pardon alle autorità locali? Mumble mumble…
Sara Di Giuseppe - 30 ottobre 2019
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