San Benedetto. Tutto comincia da un’esercitazione
della Guardia di Finanza
Mentre - a gran fatica - il Governo medita manette per i grandi evasori fiscali e va dolorosamente partorendo misure che forse innalzeranno di qualche anno la permanenza nelle patrie galere di questi malfattori neanche tanto nascosti, a San Benedetto le Fiamme Gialle si portano avanti col lavoro.
E’ che qualcuno deve averglielo detto, che in un posto di mare molti evasori stanno in mare. Proprio davanti alle loro potenti, pulitissime ma immobili barche grigie. Così decidono di muoverle un po’, per sgranchirle e prepararle alla futura cattura degli evasori marini, con un’ “Esercitazione simulata di intercettazione e inseguimento di un potente gommone” (sic).
Quindi, informata la stampa (e confezionatole anche la velinona istituzionale), radunati alcuni Comandanti e Alti Ufficiali pure di fuori (Ancona), invitano un paio di Prefetti per una “crociera operativa”, alias innocua ma emozionante gita in mare.
In rete e sui giornali on-line ci sono le immagini, non sembrano un fotomontaggio.
Vi hanno rischiosamente partecipato, oltre al gommone che era così veloce che non si vede il numero, il Guardiacoste G 215, i motoscafi V 2052 - V 612 e l’elicottero GF 99 del Reparto Operativo Aeronavale. Se ho omesso qualcuno non arrestatemi.
Ma che era un furbo diversivo l’hanno capito tutti: infatti al ritorno i finanzieri (e i Prefetti) hanno trovato il Porto Turistico di San Benedetto VUOTO, DESERTO, senza più nemmeno una barca “importante”. Quelle grosse erano partite per prime a razzo (a palla allazzata, direbbe Camilleri) lasciando cattivissime scie bianche dove le meno grandi hanno rischiato il naufragio. Per fortuna niente incidenti, tutti gli evasori sono scappati dove volevano, con i propri bancomat. Quando il Governo decidesse “manette nautiche”, tiè Finanza!
Nota importante
Questo pezzo contiene notizie vere e notizie false, sta ai lettori distinguerle. Dài, stavolta è facile.
PGC - 18 ottobre 2019
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