Seguendo le tracce (mai sbiadite) dei passati Festival Ferré
tra i manifesti scoppiettanti di colori forse il più bello è il suo.
Di qua Lei, smagliante menhir con gli occhi da gatta,
e di là un’esplosione di note musicali da combattimento
che cantano la vita e la morte
con malinconica poesia, vibrante politica, ossigenante utopia ed eleganza francese.
Festeggiammo insieme i suoi “giovanissimi” quatre-vingts
incredibilmente a San Benedetto!
Quando c’era ancora il Ferré, e c’era il Calabresi,
il “nostro” Theatre de la Ville di Parigi
dove JULIETTE GRECO ha cantato per l’ultima volta…
Però col tempo sai / col tempo tutto se ne va
e anche Juliette s’en va
Tout va (pas) bien
PGC - 24 settembre 2020
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