“E tanto crebbe la fama della sua santità e la divozione a lui che quasi niuno era che in alcuna avversità fosse, che ad altro santo che a lui si votasse; […] e affermano molti miracoli Iddio aver mostrati per lui e mostrare tutto giorno a chi divotamente si raccomanda a lui”.
G. Boccaccio, Decameron – Giornata 1ª, Novella 1ª: “Ser Ciappelletto”
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Rieccolo dunque: Bertolaso reloaded, il Barone di Münchhausen de noantri, a cavalcioni della sua palla di cannone che torna ad attraversare regioni e calamità per posarsi dove può fare più disastri di quelli che domineddio ci manda di suo.
Fulgido consulente operativo per l’emergenza Covid-19 in Lombardia, Marche e oggi anche Umbria: disgrazia supplementare, che quando a noi italici ne piomba una tra capo e collo - sia terremoto, alluvione o pandemia, Salvini o Meloni - dobbiamo sempre, per quanto sembri impossibile, aspettarci il peggio. Cioè “lui”.
Che oggi vuole traslocare malati e medici, armi e bagagli e masserizie, dall’Umbria a Civitanova Marche nella “sua” (e di Ceriscioli) Astronave fantasma, il Covid Hospital da 18 milioni di euro aperto e chiuso a giugno, riaperto a ottobre, come faremmo senza…
Eventuali perdite di pazienti sballottati lungo i 150 chilometri e passa - scavalcando gli Appennini - tra Perugia e Civitanova saranno ascritte a danno collaterale: siamo in guerra, bellezza.
Tuttavia l’assessore marchigiano-ex poliziotto prestato alla Sanità regionale (Marchigiani, state sereni…) ha tanticchia storto il naso: tra un inno e l’altro all’idrossiclorochina, intonato per settimane a tonsille spiegate e fanfara della stampa maggiordoma, ha avuto un sobbalzo e ha esternato. Per attrezzare il modulo, ha detto con lungimiranza e acume, “dovremmo sottrarre medici, internisti e anestesisti da (voleva dire ad) altri nostri reparti”. Apperò.
Argomento deboluccio, confrontato all’altruistica motivazione del “consulente volontario” Berty von Münchhausen, di dar senso ai 18 milioni dell’astronave fantasma da lui battezzata mesi fa in amoroso tandem con Ceriscioli; astronave gemella di quella milanese - le Bertolase, si chiamano - voluta e inaugurata con quell’altro spostato di (s)governatore lombardo.
E se Terni e Perugia hanno - ce l’hanno! - strutture pubbliche che aspettano solo d’essere riconvertite per aggiungersi rapidamente ed efficacemente a quelle già funzionanti, senza che ci si debba muovere di centinaia di chilometri? Bubbole. Una genialata come questa fa curriculum, per il forse candidato sindaco di Roma (ahi Roma, vituperio delle genti, non pensavi che ti potesse andare peggio, eh?).
Lui però lavora gratis - per passione, dice - e lui è uomo d’onore, bisogna credergli. Così è stato sempre, dalle emergenze rifiuti, incendi, Sars, siluri nucleari, giubilei, terremoti (nazionali e non), G8, Africa- in-via-di-sviluppo… per non dire dei bei tempi della spensierata banda del Caimano (quelli eran giorni, sì, ci si divertiva davvero).
E intanto - perché non si sa mai, non si sa mai, e bisogna pur pensare alla vecchiaia - è consigliere di Milanosesto Spa, società che riqualificherà Sesto San Giovanni - 1,5 milioni di mq - e gestirà “il più grande business immobiliare d’Italia”*
Lombardia, sta’ serena.
25/11/20
BERTOLASO RELOADED
*(Il Fatto Quotidiano, 22.11.’20)
Sara Di Giuseppe - 25.11.2020
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