Povera Ripa
Schiacciata dagli abusi del potere
Di gente ……… che non sa cos’è il pudore
Si credono potenti e gli va bene quello che fanno
E tutto gli appartiene
Tra i governanti
Quanti perfetti e inutili buffoni
……
………………
Non cambierà, non cambierà
No cambierà, forse cambierà
PGC - 18 maggio 2021
19/05/21
Franco Battiato - anche Ripa è PATRIA
Povera Ripa
09/05/21
Teatro delle Fonti di Cemento
Ripatransone.
Manca poco al 31 maggio 2021, data fissata per la consegna del parziale restauro del Teatro delle Fonti del 15°secolo. I lavori fervono, forse perfino di notte.
Et voilà l’impressionante colata di cemento sulle lunghe gradinate, che prima erano di mattoni. Mancano solo 7 gradoni su 14, mentre la gradinata curva - molto più piccola, solo 7 gradoni - è già tutta cementata: i sapienti lavori hanno trasformato la dolce curva preesistente in una rozza “spezzata”.
Per far prima, per ignoranza, per imperizia.
Soprintendenza Regionale e intelligentcija indigena, unite nello spettacolare intervento di restauro, hanno superato sé stesse e fatto un deciso salto di qualità (un cambio di passo, direbbe Grande Capo Penna Bianca Figliuolo) per aver usato coraggiosamente cemento a go-go in un luogo dove proprio non ce n’era.
Pazienza se il cemento appena “gettato” è già screpolato e fessurato: infatti - anche se non sta scritto da nessuna parte, men che meno sull’irregolare scarno cartello edilizio dei lavori - le gradinate verranno di sicuro rivestite in bel legno e l’orribile cemento non si vedrà più.
Del resto a Ripa non son tutti falegnami? non era questo il Distretto del Legno?
Tranquilli dunque: Le Fonti non vedranno cemento e i nostri culi siederanno sul legno.
PGC - 8 maggio 2021
01/05/21
“Sergio D’Auria Cotton Club”
Passando in auto sullo stradone sarebbe bello incontrare grande questa scritta.
Di giorno e di notte. Magari mentre la radio manda le solite musicacce o la velenosa pubblicità.
Sarebbe una gustosa ventata d’aria buona, un abbraccio leggero d’amicizia, di cortesia e di calore umano. Di cultura volante.
Un tuffo nel jazz per “uscire dall’ombra dei nostri armadi”.
E poi, ogni aprile, organizzare al Cotton Lab di Ascoli un piccolo grande Festival Jazz virtuale, un “Sergio D’Auria Jazz Fest”, cui parteciperebbero a turno
le centinaia di musicisti che negli anni sono passati al Cotton e che – senza Sergio – non avremmo visto, ascoltato e conosciuto.
Arrivederci, Sergio.
PGC - 30 aprile 2021
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