Sono giorni che tigì, quotidiani e social ci ammorbano a reti unificate con la vicenducola del tabaccaio manolesta Gaetano Scutellaro che ruba al volo il Gratta e Vinci da 500.000 euro alla “anziana” (sessantanovenne…) che l’aveva vinto, ma gli va male.
Si sa che ormai i giornalisti, morbosamente attaccati al computer come alla cocaina, copiano quello che guardano e stop, ma adesso compaiono in diretta gli inviati speciali fatti precipitosamente rientrare dall’Afganistan, da Cernobbio, dagli stadi… che, dopo essersi accasati in Via Materdei (sì, tutt’attaccato) davanti all’elegante tabaccheria scena del crimine, intercettano l’avvocato di strada del “presunto” qualcosa che da sotto la mascherina lamenta: “Il mio assistito credo abbia una malattia psichiatrica”… “ma è pentito e chiede scusa”… e comunque “non ricorda quel che ha fatto”.
Così depresso, il brav’uomo, che se ne stava partendo per le Canarie “perché gli piace la bella vita” e “io a Napoli non mi sento sicuro”. Non prima, of course, d’aver chiesto all’anziana “il 50% di tangente”: 250.000 euro e amici come prima. Naturalmente era anche andato in banca, e poi in chiesa a chiedere perdono.
In attesa di nuotare al caldo, è momentaneamente ospite del carcere di Santa Maria Capua Vetere: “furto pluriaggravato e tentata estorsione”. Mica ha ammazzato nessuno.
Di Gaetano Scutellaro, diventato di colpo - grazie all’imbecillità del sistema mediatico e della informazione (si fa per dire) italiota - più famoso del Papa e del Re e anche del papa-re, non si sono accorti ancora (ma ci arriveranno) che ha tutti i requisiti giusti per entrare in politica: è un pregiudicato, e già basta e avanza per garantirgli un ricco futuro in questo o quel partito, nelle Istituzioni, negli Enti Pubblici. È un ladro sorpreso col sorcio in bocca (non me ne vogliano, i mei onestissimi gatti); è un estorsore; non conosce vergogna e ha una utilissima faccia di bronzo: con un curriculum così, chi non gli offre un posto in lista - minimo come capolista - nelle elezioni amministrative di ottobre?
Chi più di lui può attrarre i voti allo sbando e garantire una politica fedele alle promesse e alle aspettative? Ha ben dimostrato le capacità che servono - assenza di scrupoli, etica à la carte, tempismo, furbizia, calcolo, passeggero cattolico pentimento - per vincere qualsiasi battaglia per Consigliere, Assessore, Sindaco e oltre. Non solo a Napoli (con già 6.000 candidati) o a Roma (22 candidati sindaci, 39 liste e 7.000 candidati) ma anche qua a San Benedetto del Tronto.
Angelini, Bottiglieri, Canducci, Spazzafumo, daje, chiamatelo, candidatelo prima che ve lo freghino!
PGC - 9 settembre 2021
09/09/21
Candidatelo!
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