08/10/21

FRATELLI D’ITALIA FRATELLI DI “QUELLO”

 
Se “è la somma che fa il totale” (copyright Totò), basta fare la somma delle ultime impresucce di certi Fratelli d’Italia per trovare il “totale”: capire di che pasta sono, a chi si ispirano, di chi sono “fratelli”.

 -  Pesaro.
Il Fratello d’Italia assessore alla Regione Castelli (ex sindaco di Ascoli Piceno), si oppone all’intitolazione a Gino Strada del nuovo padiglione ospedaliero del corso di laurea infermieristica: perché “Gino Strada è una figura sopravvalutata e profondamente ideologizzata”, perché “aveva posizioni politiche molto radicali e dure”, perché “fu membro del sevizio di vigilanza del Movimento Studentesco milanese negli anni di piombo”, perché “considerava nazisti Meloni e Salvini quando parlava di Decreti Sicurezza”, perché “ha sempre criticato i nostri militari nei teatri di guerra”. Poi - ciliegina sulla torta - collega l’uccisione di Sergio Ramelli (1975) a Gino Strada! Da restare secchi.

-  Con sprezzo del pericolo lo spalleggia il capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, l’on. Carlo Ciccioli (psichiatra!), ex Fronte della Gioventù (gruppo politico neo-post fascista), FUAN, MSI, e Alleanza Nazionale. Chi non ricorda le sue memorabili imprese, questa non sarà mica l’ultima.

-  Rachele Mussolini
(nomen-cognomen omen) figlia di Romano (bravo jazzista) e nipote del Duce, di fresco eletta consigliera a Roma in Fratelli d’Italia - la consigliera a più votata, col record di oltre 8.200 preferenze - interrogata sul suo pensiero politico, dichiara che no, non è fascista (“il discorso sarebbe lungo…” e dicci allora) e che l’eloquente foto-che-ha-fatto-il-giro-del-mondo - Il 25 aprile festeggio solo San Marco!! -è una foto vecchia” (di 2 annucci tesoro!) anzi “è una provocazione” (ma guarda un po’). Poi vaneggia di “Pacificazione Nazionale del 25 Aprile”, evidentemente sotto suggerimento dei “fratelli”… Ciao bellaa!!

-  Massimo Rabella
di Fratelli d’Italia, eletto consigliere a Torino, “ringrazia su Facebook i tanti camerati che lo hanno aiutato”. Quando uno è educato è educato, tra camerati…

 -  Votazioni comunali a San Benedetto T.
Al ballottaggio tra destrorsi - mentre Fratelli d’Italia diventa il primo partito della città - è ampiamente in testa il sindaco uscente (ex Alleanza Nazionale e Casa della Libertà, come dire un bravo fratello). Una delle imprese di cui va fiero: il 25 Aprile la banda cittadina non deve assolutamente suonare Bella ciao. Guai! Bruciati gli spartiti proibiti, il direttore s’inchina e ubbidisce: evvài col Piave. Tanto (quasi) nessuno protesta.
 
L’elenco (la somma, direbbe Totò) sarebbe lungo. Ma a dimostrare l’assioma di cui al titolo, è sufficiente già da solo il rutilante simbolo di Fratelli d’Italia: quella storica fiamma del MSI al centro ben in evidenza, non vuol dire che i FRATELLI D’ITALIA sono chiaramente FRATELLI DI “QUELLO”
 
PGC - 8 ottobre 2021

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