27/11/21

UNA OGNI TRE GIORNI

Camera dei Deputati, 24 novembre 2021

Una donna ogni tre giorni è stata uccisa da un uomo, da gennaio ad oggi. 

8 parlamentari su 630 erano in aula il 24 novembre ad ascoltare la ministra Bonetti discutere la mozione contro la violenza maschile sulle donne, alla vigilia della giornata dedicata al tema.

Alla faccia del profondo impegno.
 
Replicheranno, benpensanti e beninformati, che altri e corposi “impegni” han tenuto gli altri 622 fuori dall’Aula: fumose commissioni ministeriali, missioni segrete all’estero, viaggi a sbafo, vertici al ristorante, interviste e comparsate nei salivanti salotti televisivi, incontri con elettori all’incasso, cogitabonde riunioni perché il momento per la patria è grave e ardua e solenne è la missione di salvare i mercatini del natale.
 
La violenza di genere può ben aspettare, anzi si può beatamente stracatafottersene, come sicilianamente direbbe Andrea Camilleri.
 
Non sarebbero necessarie conferme, e questa tuttavia lo è, del livello etico ed intellettuale del nostro ceto politico; per la gran maggioranza del quale il cursus honorum è una cavalcata nel privilegio, ignara delle finalità che appartengono alla politica nella sua accezione più alta, e il Parlamento è ufficio di collocamento di lusso atto a garantire la ricca poltrona finchè vitalizio non sopraggiunga. 
 
 
Senonchè non è proprio un dettaglio che quelle morti si sarebbero evitate, che l’indecente mattanza potrebbe finire, se ci fossero intelligenze e volontà politiche, energie e mezzi per prevenire e contrastare, anzichè vuoti e disattesi proclami di "profondo impegno".

Se, per esempio, 
dei tre documenti programmatici emanati dai governi, l'ultimo - il Piano strategico nazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne 2017/2020" - non fosse stato attuato, male, soltanto al 60%. 

Se, insomma, gliene stracatafottesse qualcosa a quei 622 che erano altrove.
 
 
Sara Di Giuseppe - 26 novembre 2021

26/11/21

MANGIAPANE A TRADIMENTO

 


Roma, 24 Novembre 2021: Camera dei deputati vuota

 

Oggi, alla discussione sulla “Mozione contro la violenza sulle donne”, erano presenti 8 (otto) deputati su 626. La ministra per le Pari opportunità e per la Famiglia on.Bonetti ha parlato al vento, pardon, al vuoto della Camera.

Nessuna meraviglia, succede spesso, impunemente. Ancora una volta, deputati-mangiapane a tradimento. Fannulloni, parassiti, fetenti, omissis, omissis, omissis…

Ma pure le donne, ben 228 (il 36,42%) alla Camera, dov’erano? Specie oggi che si sarebbe parlato di loro, dov’erano? Sì: onorevoli donne-mangiapane a tradimento come gli onorevoli colleghi uomini, anzi di più.

Politica sempre di più mangiona e marcia. Irrecuperabile da buttare via ma neanche in discarica, che si auto-ricicla.

Lo so, adesso fioriranno sapientoni e bellagente a infestarmi con le loro dotte giustificazioni, a darmi dell’ignorante, del superficiale, dell’idealista, dell’incontentabile…

Grazie. Ma andate al diavolo e omissis, omissis, omissis…, complici e “mangiapane a tradimento” pure voi!

 

PGC - 24 novembre 2021

14/11/21

Tom & Jerry

San Benedetto, interno giorno

Personaggi:   

Tom è mister Spazzafumo, di gatto ha solo il nome
Jerry è Jerry, Jerry Tommolini in persona (quello grosso), mica un topo



Tom & Jerry stavolta non si rincorrono nell’emiciclo comunale, mica siamo al cinema o alla Warner Bros. Qui a San Benedetto sono seri, fanno i bravi: Tom è il fresco sindaco bacia-pavimenti, Jerry è l’imprenditore mezzoamericano di successo che produce costumi da bagno alla moda. Ripeto amici, non nemici. Qua la mano.

Si son messi insieme col sacro patto di farci belli: “L’unione fa la forza” (che pensatona). Come? Jerry (col suo fiuto topigno anche se non è un topo) troverà altri imprenditori potenti – leggi costruttori – che faranno un “comitato per avvantaggiare e migliorare la città” (qualunque cosa voglia dire). Dovranno “mettersi insieme e fare squadra” (tipo la Samb?) per “progetti che vadano a lubrificare…”(cosa?) “cominciando ad interagire nella parte centrale della città”… (il resto può aspettare) “creando una sinergia veloce” (me cojoni!).

          Ma attenzione: “imprenditori che, avendo una certa consistenza (chiaro, no?) possono (voleva dire possano) intervenire in un certo modo” (sic), cioè “gruppo di imprenditori che andassero(resuscitato il congiuntivo, benché imperfetto, troppa grazia) ad abbellire San Benedetto del Tronto”. “In ballo ci sono diverse situazioni… casse piangono, ma…” (testuale, dal sonoro, non i balloon dei cartoni animati).

          Con Tom & Jerry c’è pure il nuovo assessore all’urbanistica, l'avvocato che sa di urbanistica e di bellezza. La triade, gli altri non contano. Mentre gli imprenditori-costruttori aspettano fiduciosi fuorinell'attesa di essere scelti. Ovviamente, per ottimizzare la comunicazione con Tom & Jerry, avranno la precedenza quelli con problemi di alfabetizzazione e chi ha già fatto e continua a far bella San Benedetto. Guardarsi attorno per credere. Bisognerà solo “lubrificarli” meglio e in fretta, oh yesss!

          Contenti, cari votanti?

 

PGC - 7 novembre 2021

RIPA, cimitero esteso

 Ripatransone: centro storico

 

Dormono, dormono sulla collina…”

  (Fabrizio de André, 1971)

 

  

Ripatransone:  Centro storico - 9 novembre, esterno sera h18


Temperatura +9,5°C  / pioggia e vento metodici ma moderati  / nebbia fitta fitta fitta 

“Cielo grigio su, foglie gialle giù”…“cerco un po’ di blu, dove il blu non c’è”…*

 

Buio pesto: illuminazione pubblica azzerata.   [A macchia di leopardo succede spesso]

 

Buio pesto. Stanno girando un film promozionale horror? Ma non si vedono attori, solo indigeni chini e guardinghi che camminano di bolina e un cane pezzato non morsicatore guardingo e pisciante.

Buio pesto. Auto buttate qua e là, con gli abbaglianti disperati che succhiano le batterie.

Buio pesto. Bar tutti chiusi. Per turno, per ferie, o uccisi.

Buio pesto. Chiese chiuse meno una, socchiusa: non escono preghiere, solo rare facce penitenti.

Buio pesto. Mesto supermercato d’emergenza. Farmacia terminale.

Buio pesto. Rare luci opache di case e negozi di sopravvivenza, che vanno spegnendosi come candele.

Buio pesto. Silenzio ovattato di cimitero, aria un po’ di morte, come post-bellica. Eppure non incalzano i funerali, e il cimitero è lontano…


Dunque questo è il “cimitero esteso”.

No, non è la scena di un film horror. E’ la metamorfosi di RIPA, inclinata verso l’abisso.

        Le cose stanno così e amen.


sento solo freddo, fuori e dentro me”…

*[“Sognando la California”, Dik Dik, 1967] 

 

PGC - 10 novembre 2021

01/11/21

G20 THEATER: 1.000 miliardi di alberi e 15 monetine da 1 euro

I magnifici sette, pardon G20, prima hanno ascoltato le difficili istruzioni, poi si sono goffamente esibiti nell’arduo lancio della monetina nella Fontana di Trevi: “all’indietro” come da prassi, sennò i desideri non s’avverano. Col sorriso scemo che si richiede ai vacanzieri del turismo di massa che come si sa non è sinonimo del viaggiare intelligente.

Bah, uno pare se la sia tirata in testa, la monetina, un altro non ha centrato la fontana, quell’altro l’ha tirata di gusto a un piccione… Ma erano solo in 15, dunque 5 non sono andati a tirarla, hanno messo l’euro in tasca! Neanche soldi loro – quei 20 euri sono stati coniati apposta per i magnifici – ma vuoi mettere l’arte di rubarsi pure quelli…

Naturalmente (quasi) tutta l’informazione plaudente e salivante godrà di questa mondiale performance fermamente voluta dal drago in persona, solo B. poteva far di peggio ma almeno ci si divertiva, pur con amarezza, come con Totò. Comunque: non so voi, io mi vergogno per loro.
Un G20 insulso quanto spettacolare, vanesio in modo imbarazzante, tanto ingombrante e pericoloso quanto inutile e costoso, con una “dichiarazione finale” pomposa a tutte maiuscole, pingue di sorridente arroganza e altrettanto inconsistente e bugiarda.
Come l’impegno di piantare 1.000 miliardi di alberi entro il 2030. Ma se non siete neanche capaci di tirare le monetine!
Millemiliardi
. Cifra tonda spaventosa, inimmaginabile per noi umani, difficile pure da scrivere, un “uno” seguito da quanti zeri? Mi piacerebbe chiederlo di sorpresa a qualcuno dei magnifici, o a tanti nostri parlamentari e politici, chissà che risposte, altro che teatro, altro che cabaret.
1.000 miliardi di alberi da piantare (non uno di più non uno di meno), me cojoni! Per riequilibrare la ciodue fuori controllo. Facile no? Cioè: se nel mondo oggi abbiamo ancora 3.000 miliardi di alberi - dopo averne allegramente tagliato o bruciato 2.000 miliardi in 2 secoli - quando arriveremo in soli 9 anni a 4.000 miliardi di alberi tutto andrà ben madama la marchesa.
Le cifre tonde, specie se ufficiali, sono sempre sospette ma stavolta sono proprio a cazzo, anche perché nessuno – neanche i draghi – dicono quanti miliardi di alberi in più ancora taglieremo come ci pare. Pianta e tagli - tagli e pianti. Ah, Ah… Ah, Ah… Sembra di stare a San Benedetto o a Grottammare.
 
Per fortuna, dopo due giorni, il THEATER è finito, andate in pace (si fa per dire). Anzi no, perchè si apre subito quello di Glasgow, che i sapienti mezzibusti televisivi nostrani pronunciano perfino Glesgow con la e, con tanto di dabliù finale ben marcata, tante volte non si dovesse sentire…   La messa non è finita.

 
PGC - 1 novembre 2021