“Dormono, dormono sulla collina…”
(Fabrizio de André, 1971)
Ripatransone: Centro storico - 9 novembre, esterno sera h18
Temperatura +9,5°C / pioggia e vento metodici ma moderati / nebbia fitta fitta fitta
“Cielo grigio su, foglie gialle giù”…“cerco un po’ di blu, dove il blu non c’è”…*
Buio pesto: illuminazione pubblica azzerata. [A macchia di leopardo succede spesso]
Buio pesto. Stanno girando un film promozionale horror? Ma non si vedono attori, solo indigeni chini e guardinghi che camminano di bolina e un cane pezzato non morsicatore guardingo e pisciante.
Buio pesto. Auto buttate qua e là, con gli abbaglianti disperati che succhiano le batterie.
Buio pesto. Bar tutti chiusi. Per turno, per ferie, o uccisi.
Buio pesto. Chiese chiuse meno una, socchiusa: non escono preghiere, solo rare facce penitenti.
Buio pesto. Mesto supermercato d’emergenza. Farmacia terminale.
Buio pesto. Rare luci opache di case e negozi di sopravvivenza, che vanno spegnendosi come candele.
Buio pesto. Silenzio ovattato di cimitero, aria un po’ di morte, come post-bellica. Eppure non incalzano i funerali, e il cimitero è lontano…
Dunque questo è il “cimitero esteso”.
No, non è la scena di un film horror. E’ la metamorfosi di RIPA, inclinata verso l’abisso.
Le cose stanno così e amen.
“sento solo freddo, fuori e dentro me”…*
*[“Sognando la California”, Dik Dik, 1967]
PGC - 10 novembre 2021
Nessun commento:
Posta un commento