Arte e poesia sono la stessa cosa e l’uomo (noi tutti) le delega agli artefici della creatività, di ciò che non sappiamo né vedere né concepire. Agli artisti la società affida l’avventura, la scoperta dell’immaginario, dell’irreale, l’indagine dell’ignoto, ciò che non riusciamo a comprendere o a cogliere, presi come siamo dalla quotidianità e dall’ordinario.
L’introspezione, la protesta, l’asserzione che non siamo al mondo per un puro calcolo del caos ma nati anche per riflettere e contemplare. Tutto questo Marcello Sgattoni lo sperimenta da sempre, da un’intera vita, sino a… ‘riveder le stelle’ in ogni buio, cercando di catturarne una flebile luce.
E chissà quanta, dentro di sé, ne custodisce ancora da donarci? Molta, a giudicare dalla maestosità del suo “Guardiano di stelle”.
E chissà quanta, dentro di sé, ne custodisce ancora da donarci? Molta, a giudicare dalla maestosità del suo “Guardiano di stelle”.
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