05/10/22

LA LISTA DELLA SPESA

 ovvero

Ripassare la Costituzione!

 

     “Ascoli ora ha bisogno di voi”: è l’incipit della smaniosa lettera aperta di sindaco Fioravanti ai 7 parlamentari piceni neo-eletti. Non una preghiera ma un’autentica LISTA DELLA SPESA: quello che il Piceno vuole, quello che assolutamente ci serve, quello che loro devono prioritariamente ottenere dal Governo. Sennò che parlamentari siete? Attenti eh, non ci fate pentire di avervi mandati a Roma.

LISTA DELLA SPESA che comprende: “l’arretramento dell’autostrada A14 e/o la terza corsia; la Ferrovia dei 2 Mari (creatura mitologica di cui si favoleggia ab antico); l’ammodernamento della Via Salaria (ma non era meglio quella dei Romani?); la ricostruzione post-sisma per rivitalizzare i borrrghi (e farcirli di turisti) la velocizzazione degli iter del PNRR per il rilancio del territorio piceno” (qualunque cosa voglia dire). Cosucce. Dette con parole paffute.

      Quindi, parlamentari piceni di mare, di terra, dell’aria, lavorate insieme, fate sentire la vostra voce. Mettete da parte le bandiere politiche e le casacche (sic) di partito, lavorate in maniera forte e coesa. Combattete per vincere. Soprattutto “intercettate” i finanziamenti e portateli qua, nel sud delle Marche. Siate furbi. Non fatevi fregare dai colleghi.

Senonchè a Fioravanti gioverebbe un ripassino della nostra Costituzione. La quale, nella sua Parte II – Ordinamento della Repubblica, all’art.67 recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione”.
La Nazione, capito Fioravanti? Non le Marche del Sud, la mezza provincia, il paesello, la casa e l’orticello: no, l’Italia tutta e tutti i suoi legittimi e democratici interessi generali.
 Si tratta, pensa un po’, Fioravanti, del sacrosanto principio di rappresentanza nazionale, “espressione della volontà di tutto il popolo”. 
Significa che “il parlamentare non può perseguire interessi di parte”  - di Regioni o di privati - né quelli delle comunità territoriali che li hanno eletti…” (F.Del Giudice - P.Emanuele). 
Si tratta, pensa un po’ Fioravanti, della libertà di pensiero e di azione di ogni parlamentare, il quale “deve sentirsi libero (anche) rispetto a coloro che lo hanno eletto”.
Capito, Fioravanti? Capito anche voi, 7 Samurai all’amatriciana?
Ma la lettera del sindaco ascolano con la Lista della Spesa e l’enfasi con cui chi è eletto a livello nazionale proclama solitamente - non da ora e non solo qui - “difenderò gli interessi del mio territorio”, rivelano un deficit di conoscenza inammissibile in rappresentanti  istituzionali, e il conseguente sostanziale fraintendimento del ruolo e della funzione che chi viene politicamente eletto è chiamato a svolgere.
     O forse c’è anche, al fondo di costoro, il sottile timore che abbia avuto ragione Giorgio Manganelli nello scrivere su Marka: “Ascoli Piceno non esiste”

 

PGC - 4 ottobre 2022

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