11/01/23

 

Alì dagli Occhi Azzurri

uno dei tanti figli di figli,

scenderà da Algeri, su navi

a vela e a remi. Saranno

con lui migliaia di uomini

coi corpicini e gli occhi

di poveri cani dei padri

sulle barche varate nei Regni della Fame.


(P.P. Pasolini, Profezia)

 

 

Un porto sicuro non è la Terra Promessa, intendiamoci. Che poi è meglio non nominarla, non sia mai che ai nostalgici governanti e governatori fascioleghisti-fratelliditaglia gli parte l’embolo e gli vengono strane idee, anche se di storia hanno malamente letto forse il bignamino per gli esami.

Insomma: hanno varato sto po’ po’ di Decreto Immigrati, che al confronto le leggi del Regno di Sardegna durante la Restaurazione per respingere i “non-regnicoli” erano un faro di accoglienza e liberalità. 

 

Decreto in contrasto con la normativa internazionale: con la Convenzioni di Ginevra, di Amburgo, del Diritto del Mare, di Dublino, con l’art.10 della Costituzione e via contrastando.

 

Norme di rara scempiaggine come quelle contenute in questa Magna Charta de noantri - divieto di soccorsi multipli, richiesta di asilo già a bordo e via cretineggiando; pene “pazzamente esorbitanti” (copyright Manzoni, tanto la storia è sempre uguale) per le navi che trasgrediscono; obbligo di raggiungere porti anche molto lontani… - possono avere un solo obiettivo: scoraggiare il salvataggio di vite umane in mare

 

E anche, come argomentano fondatamente le organizzazioni umanitarie Open Arms, Emergency ecc., “coprire le inconfutabili  violazioni dei diritti che si compiono in mare, con la complicità dell’Europa”.

 

Meraviglia, anzi no, che Mattarella - sempre immeritatamente incensato a inginocchiatoi unificati, arduo capire perchè - abbia firmato una simile porcata (come altre). Non sappiamo se abbia alzato un sopracciglio, né se si sia vergognato un po’ guardandosi allo specchio. 

Ma lo sappiamo: un presidente “deve” firmare ciò che gli arriva, se non ha profili di incostituzionalità e se riveste effettivi caratteri d’urgenza e necessità. 

 

Il Santosubito poteva però rifiutarsi di firmare la porcata perché olezzava lontano un miglio di cadaveri affogati. 

Poteva intervenire, pure, con messaggio informale sul governo esercitando la doverosa moral suasion che è nelle sue prerogative, pur sapendo di rivolgersi a un governo di citrulli e citrulle affetti da analfabetismo morale e civile. 

 

Niente. Firmato, si pubblichi , amen.

 

Ed ecco i porti, alleluja brava gente, per i fortunati turisti dei barconi! Ecco il “porto sicuro”, la Terra Promessa! 

A quattro giorni di perigliosa navigazione dalle coste sicule (come il porto di Ravenna e il porto d’Ancona, proprio ‘sti giorni). 

Così meno ne arrivano meglio è.

 

Un decreto ammazza-migranti in piena regola, insomma, come se ne vedono pochi in questa pur indecente Europa. 

A braccetto coi muri di Trump e di Orban, perché bisogna sempre seguire i buoni esempi.

 

Sarà per questo che vorrei tanto buttare Piantedosi in mare. Non in estate. Adesso, quando è in burrasca. Così, “per (fargli) vedere di nascosto l’effetto che fa”.

 

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“Per lo Stato piemontese […] rientravano nel novero dei «nemici stranieri» non solo i delinquenti accertati, ma anche i poveri e gli improduttivi (compresi i venditori ambulanti, accusati di vivere di espedienti e sfruttare la credulità popolare), perché la loro incapacità di apportare un contributo al benessere collettivo era avvertita come una rilevante minaccia per gli interessi del paese”.

(Paolo Rondini - HISTORIA ET IUS – Rivista di storia giuridica dell’età medievale e moderna - 1 giugno 2021)

 

Sara Di Giuseppe - 11 gennaio 2023



 

 

 

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