18/03/23

CERCASI CROSETTO, DISPERATAMENTE

 

Finora c’era riuscito solo Roberto Calderoli – sì, quello che ora è Ministro delle Riforme, per dire come siamo messi – a far incazzare l’altra metà del mondo, esibendo in tv la sua maglietta anti-Islam. Putiferio: proteste anti-italiane, assalti ai consolati, per poco non ci scappava una guerra. 

Succedeva una quindicina d’anni fa.

Oggi l’androide Crosetto gli toglie l’esclusiva, con la taglia - extra large, per forza - che gli pende sulla testa per iniziativa di quei pitecantropi del Gruppo Wagner che gli basta un amen per mettersi a suonare la Cavalcata delle Valchirie e invadere la Polonia.

E solo per aver lanciato, Crosetto personalmente di persona, la notizia che sono proprio loro, gli umanoidi wagneriani di stanza in Africa, a manovrare le orde di feroci migranti che sui barconi vengono all’assalto delle coste italiote.

 

Certo che una taglia da 15 milioni di dollari, neanche a Paperopoli… Insomma, non è che uno non ci fa un pensierino. Trovarlo si trova, il Crosetto: vistoso lo è, poi basta scartare i magri, i piccoli e quelli con sembianze umane e il più è fatto. Un cosetto da niente, che ci vuole.

 

Però, signori miei, siamo obiettivi:  che altro poteva fare un onest’uomo Ministro della Guerra per motivare l’invio massiccio di armi contro la Russia e il succoso incremento delle spese militari in patria, se non gridare al complotto russo volto a screditarci col subdolo espediente dei migranti? (anche se, scusate, per screditarci sappiamo fare molto bene da soli, mica ci serve aiuto).

 

Che altro potevano fare i giornaloni italici se non sbattere i Wagner in prima pagina a caratteri di scatola? 

Dovevano forse disobbedire ai rispettivi padroni? Dovevano mettersi contro il Ministero della Verità (Miniver nella neolingua)? Contraddire l’autorevole androide, mettersi a fare i giornalisti e non i maggiordomi? Sbeffeggiare la barzelletta del complotto russo a copertura delle criminose responsabilità del governo per l’ecatombe di Cutro e della disastrosa inettitudine italiota ed europea nel gestire le migrazioni?

Dovevano forse a cuor leggero risalire di qualche posto - dal 58°, dopo il Gambia - nella classifica mondiale dell'indipendenza della stampa? 

E magari giocarsi pure i paccuti finanziamenti statali? 


Suvvia, queste cose qui da noi non si fanno.

 

E poi se l'italico governo e gli italici giornaloni ci credono, o fanno finta, alle suggestive balle dell’androide armigero, chi siamo noi per metterle in dubbio? Per ritenere faziosamente che le migrazioni non siano manovrate dai nazisti wagneriani o dai crudelissimi alieni di galassie lontane, ma siano il frutto di secoli di spudorato sfruttamento del sud del mondo, e delle guerre di civiltà e di democrazia che noi occidentali brava gente esportiamo ovunque, e della povertà e della fame che ne sono l'ameno corollario? 

 

Di certo, nuovi e succosi sviluppi si preannunciano nell’avvincente spy story russo-italiota. Per ingannare l'attesa, oltre a lavorare all’uncinetto, cerco Crosetto, disperatamente.

 


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….

Nessuna polizia può farci prepotenza

più di quanto già siamo stati offesi.

 

Faremo i servi, i figli che non fate,

nostre vite saranno i vostri libri d’avventura.

 

Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino,

l’odore che perdeste, l’uguaglianza che avete sottomesso.

 

[Erri De Luca, "Coro", in Solo andata]

 

Sara Di Giuseppe - 18 marzo 2023

 


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