Uno dei 4 “obelischi” da tempo senza lanterne
San Benedetto Tr. Dopo la coppia (!) di gaudiosi progetti di riconversione del Ballarin - un gioco da ragazzi per un archistar - pare abbiano affidato al Canali-dio-lo-benedica anche il restauro dei 4 grandi lampioni del ponte del lungomare, da alcuni mesi spariti dalla cima degli obelischi di pietra. Che siano stati spediti a Parma? Trattasi anche qui di lavoro difficile, lungo e complesso, guai affidarlo a uno sconosciuto elettricista del borgo. Occorrono studi, creatività, esperienza, capacità acrobatiche, curriculum da archistar.
E bisogna anche saper prima ascoltare gli umori della città, di fascisti e comunisti, di albergatori e balneari, di commercianti e pescatori, di pensionati e di sportivi – compresi i ciclisti della Tirreno-Adriatico, che quasi cascavano, per guardare sgomenti i nostri 4 obelischi indigeni orfani dei lampioni. Ma da indiscrezioni filtrate (incredibilmente…) dai zozzi vetri del Palazzo di Vetro, pare che Canali-dio-lo-benedica abbia già partorito un’idea strepitosa delle sue, che chissà quanto costa ma chi se ne frega. Questa: 4 boeriani boschetti verticali a fasciare gli “obelischi”, con palma finta ma luminosa sui piramidyon, le cui piante e fiori (rose-ortensie-gigli-garofani-primule-girasoli-peonie…) captano l’acqua che gli serve direttamente dall’Albula sottostante (ma va?) o dalla Ciip. L’acqua in eccesso che cade dall’alto creerà poi, automaticamente, delle scenografiche “cascatelle” (addizionate gratis di corroboranti concimi), e sui due marciapiedi anche dei “laghetti specchianti” per i bimbi. Godurie che forse al Ballarin ci saranno negate. Andrà tutto in Consiglio Comunale, si capisce. Ma se qualcuno non capisce, non gli va bene, minaccia crisi e guerre, archistar Canali-dio-lo-benedica ha in tasca la soluzione n°2: democratica demolizione dei 4 obelischi e illuminazione del ponte con 4 candeloni antivento (forniti direttamente dal vescovo di Parma). In ogni caso saremo famosi. PGC - 18 marzo 2023
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