Quando nel ’91 uscì la canzone di Gino Paoli, eravamo anche noi “4 amici al bar” (il bar di Ivo): Rocco, Ivo, Costantino ed io. Amici non si sa perché: non mi ricordo di frequentazioni di parentela o di lavoro, né di interessi e passioni comuni, nè ho mai capito cosa c’entrassi io, corpo estraneo. Ero solo il Verde che abitava nella vicina Via Monte San Michele, un assiduo cliente, un caffè e una pasta ogni mattina (tranne il lunedì) con sbirciata ai 3 quotidiani.
Sta di fatto che eravamo 4 amici-amici.
Certo ci univa la politica. Idee molto diverse, si capisce. Ma a quei tempi ci si ascoltava attenti e con garbo, prima di lanciarsi a turno in discussioni su progetti praticabili o fantasiosi, seppur tra loro contrastanti. Poi ci si frequentava poco (senza i social!) ma con metodo: circa una volta al mese a pranzo insieme, sempre nello stesso ristorante su in collina. Prenotava Ivo, che dopo aver lasciato dettagliate istruzioni, era contento di abbandonare per 2 ore il suo bar per un pranzo come si deve, col proprietario-amico del ristorante praticamente solo per noi. Sequestrato.
“Si parlava con profondità di anarchia e di libertà… si parlava in tutta onestà di individui e solidarietà… si parlava con tenacità di speranze e possibilità”… Si parlava di ambizioni, di sogni, di progetti. Non volevamo cambiare “tutto questo mondo che non va”, ma anche sì. Era bello perché si cominciava “seriamente”, in lingua di scuola, ma presto Ivo e Custanti’ scivolavano nel sambenedettese spinto, Rocco e io annaspavamo…
Un giorno, sarà stato ottobre, il colpo di teatro: arriva Custanti’ con 3 scatole di cartone uguali, sottili, stilose, bordate d’argento ma senza nessun marchio, e d’improvviso “con quella faccia un po’ così quell’espressione un po’ così” ZAC ce le dà: “una peròo…” (una a testa). Dentro, tre raffinatissimi pigiami, uno blu, uno grigio, uno beige, ma mica a righe!… azz… questi sono pigiami da matrimonio, da attori in Costa Azzurra… li fabbrica Braccetti nel suo laboratorio, noi quasi non lo sapevamo. Una scena, Ivo che vorrebbe metterselo subito - ah, mo’ mme lu mett, mo’ - Rocco che ne osserva l’eleganza e le finiture, io che farfuglio “troppo lusso per un camperista…” Ah che scena, 4 amici al bar - e al ristorante - con 3 pigiami!
(…)
Adesso “son rimasto io solo al bar (a quel ristorante non ci sono più andato), gli altri son tutti quanti a casa” (diciamo casa)… e “forse non c’incontreremo mai”… Sicuro.
PGC - 24 agosto 2023
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