(Piccolo scambio tra Marcello e me, martedì 1° agosto 2023):
“France’, i’ so’ pazz’ più di te (aggiungo io: forse per la differenza d’età e quindi per le minori opportunità avute finora per incorrere in delle ‘pazzie’).
“I’ so’ già morto… forse non so’ mai nato!”
- Marcello, tu sei stato sempre su questa Terra anche prima di esserci. Sei il custode delle 'cose' che furono e saranno. Sei il nostro oracolo, e la tua arte ce l’ha a volte sussurrato, più spesso gridato, da sempre -.
***
Se dovessi paragonare Marcello Sgattoni a un animale, lo paragonerei a un elefante indiano. Ti avvolge con la sua proboscide piena di attenzioni, ti ascolta e accarezza con le infinite orecchie e ti spinge con la forza della sua testa.
Un altro animale che forse lo definisce ancora di più, o lo completa (siamo pur sempre doppi) potrebbe essere l’aquila, con la sua maestosa capacità di volare in alto senza sforzo, planando a spirale e volteggiando finché trova correnti ascensionali. Ti scruta e nel contempo ti descrive, ti indaga, scopre le tue paure e se decide di ‘ferirti’ lo fa per riportarti a terra perché non sopporti la ‘vertigine’ del cielo.
Le sue parole sono lampi, come le sue opere. Schegge di natura morta ridata alla luce con spruzzi di colore, solo per rivelarsi, per farsi accettare per la tonaca francescana della sua corteccia.
Marcello Sgattoni è un artista che, prima di farsi conoscere con le proprie opere, si fa apprezzare come uomo di puro concentrato, tra poesia, empatia e saggezza. Un profondo conoscitore delle ‘piccolezze’ come delle grandezze dell’animo umano, da sempre un punto di riferimento di un’intera comunità... la nostra e non solo. Forse ecco spiegato il titolo baudelariano: il suo è un continuo richiamo ad osservare e operare nella bellezza per superare le angosce dell'esistenza.
Francesco Del Zompo per Marcello Sgattoni "I fiori del III° millennio", 5 agosto - 30 settembre 2023, ex Cinema delle Palme, San Benedetto del Tronto.
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