Così mi sono immaginato la storia di un concerto “a corrente naturale” - che mai si farà - anche qui a San Benedetto: un “Palco a pedali” in spiaggia alimentato da 98 ciclisti in fila per 6 col resto di 2 (e “quarantaquattro gatti in fila per 6 col resto di 2” a guardare dal tetto dello chalet n°80).
Non sarebbe bello se lo vedessimo funzionare così, il 6° Revival Ferré di sabato 14 settembre 2024, sempre con i Têtes? Sarebbe godurioso soprattutto se i 98 pedalatori fossero obbligati, non volontari. E dunque, per fare intanto un parziale elenco, come minimo dovrebbero esserci:
- Sindaco Spazzafu’ & Co. (assessori, consiglieri, dirigenti, sponsor elettorali ecc.), quelli che “hanno fatto l’Elettrochoc (sic) alla città”.
- Gli ideatori della colorata mostra-non-d’arte “Prospettiva Van Orton”, ladri di Palazzina Azzurra... con pure i torinesi gemelli VAN ORTON protagonisti: loro su tandem, ovvio.
- Gli ideatori di Villaggio Coldiretti - “Campagna Amica”, grandi inquinatori di lungomare, compresi i persi Carabinieri a cavallo - ippomontati (sic) - che pattugliavano il Villaggio.
- Quelli (del fiasco) della Cena al Porto da 130 euro a cranio, più i 5 chef stellati (e pentiti).
- Quelli che buttando al… cielo soldi pubblici hanno fatto venire le inutili inquinanti rumorose pericolose e chi ne ha più ne metta FRECCE TRICOLORI (e gli è andata pure bene).
- Quelle têtes de… che hanno segato i bei pini di viale Moretti davanti alla scuola! e - prima - anche più su. Compreso il Comitato di Quartiere che se ne accorge sempre dopo perché prima dormiva, e mo’ frigna.
- L’archistar del mezzo-Ballarin-al-prezzo-di-uno, con tutto il cucuzzaro pedestre.
- Quelle têtes de… che hanno ucciso la “Casa Bassa”, ma anche i parolai che hanno fatto finta di difenderla.
- Quelli che hanno ucciso la “Casa Rosa” in viale De Gasperi per farci una torre grigia d’appartamenti di lusso.
- Quelli che hanno progettato e costruito il Nuovo Villaggio dei Pescatori che pare un ossario, o Auschwitz se preferite.
Tutti umani mai visti in passato ai “Ferré”, ma che tornerebbero utili far pedalare ai Revival. Ovviamente sotto la sorveglianza volante degli anarchici ALBATROS di Baudelaire-Ferrè, ogni tanto giù in picchiata a beccarli nei momenti di stanca e a bombardarli di patafisica “merdre”. Ma alla fine, anche questi 98 si meriterebbero il carezzevole “Grazie, veramente grazie, grazie di cuore” da Luca per i Têtes de Bois e da Francesco e Giorgio del fu “ZéROdeCONDUITE communications”.
20/09/23
La storia che manca, e mai ci sarà, nel libro “30 ANNI DI STORIE DEI TÊTES DE BOIS”
Emozionante e commovente per noi, il concerto dei Têtes de Bois al 5° Revival Ferré. Ma tecnicamente per i Têtes de Bois in trio è stato normale: hanno avuto tutta l’energia elettrica di cui avevano bisogno dall’ENEL, senza l’ansia per eventuali défaillances muscolari in quei loro fantastici Palchi a pedali, dove le migliaia di watt per il concerto si producono “solo” con un centinaio di pedalatori volontari su cento biciclette.
PGC - 19 settembre 2023
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