Lo storico stadio BALLARIN del 1931 rottamato come una vecchia inutile auto inquinante. E succede come quello che poi compra una costosa e conturbante auto elettrica dal cuore cinese. Che affare è?
Già che ci siete, mo’ abbattete pure quel restauro fesso di Muro del Pianto di Piunti.
Quell’avanzo di muro littorio senza gloria di cui la Soprintendenza s’era innamorata persa (ma noi no), che senza le 3 tribune farà disperare ancora di più i nostalgici della fu “Fossa dei Leoni”. E che adesso pare l’enorme ala sporgente di uno scatolone gigante marron sepolto sotto il caro ex-campo di calcio.
Il Muro del Pianto di Piunti s’ha da rottamare perché è un:
1 Muro brutto e banale. Kitsch, direbbe Gillo Dorfles
2 Muro di confine di niente
3 Muro carcerario senza carcere
4 Muro-candelabro per telecamere poliziesche
5 Muro di cancelli chiusi e bucati
6 Muro d’arte sbiadita
7 Muro di led morenti
8 Muro-parafango di pozzanghere morosine [di via Francesco Morosini]
9 Muro deserto: mediamente 3 pedoni a settimana, sul marciapiede più pericoloso della città … o è un muro per “mettere qualcuno al muro”?
9+1 i motivi per liberarsene: per disporre integralmente di un grande “VUOTO URBANO” davvero vuoto e pronto subito, dove ci sia solo il prato verde e le righe di gioco bianche di un tempo. Senza muri-auto-ferro-cemento…e canalate* pazzesche. Uno SPAZIO VUOTO libero e necessario, prezioso per respirare aria di mare, pensare pensieri, giocare con la mente, rigenerarsi senza il pallone. Sarebbe il ricordo giusto con gran risparmio per tutti. Chi ha paura di uno SPAZIO VUOTO?
[…mmm… mi sa che parlo al muro…] *v. Canali l’archistar
9 marzo 2024 - Messico e nuvole
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