02/10/24

LA NOTTE EGLI OSCAR

 

 

Non è Los Angeles e non è il Dolby Theatre, non sono gli Oscar hollywoodiani del cinematò eppure è tutto uguale, lustrini sorrisoni e discorsi a pera: è la New York dell’Atlantic Council che premia la Fratelladitaglia nostra, e "la ragione in grembo/  De’ celesti si posa”.  In realtà ai nostri occhi la ragione è parecchio terra-terra: follow the money (metodo Falcone).

Paperon Musk premia Minnie Fratelladitaglia col Global Citizen Awards, premio che L’Assemblea delle Nazioni Unite - come autocertificazione di (inutile) esistenza in vita - conferisce annualmente “ai rari individui che ispirano il mondo”. Apperò.

Motivazione del premio, “il lavoro incredibile” fatto dal(la) premier in patria con “record di crescita economica e occupazione”. Eccetera. 
“Ancora più bella dentro che fuori” flirta Elton – ops Elon - con il/la Minnie premier.
Che senza quel provvidenziale "ancora" sarebbe stata gaffe epocale (tipo il Bella dentro, fuori non ce l’ho fatta, nell'esilarante monologo di una nostra brava attrice comica). 

 

Nella notte delle stelle l’applausometro esplode, la ragazza riceve, ringrazia, comizia, seduce: gli ammericani sono così, tant’è che si sono digeriti prima Donald e poi Joe – per non parlare degli altri - e con Kamala faranno tris, perché lei “se un intruso mi viene in casa io sparo” e una così che fai, non la voti?

 

E dunque. Discorso-sandwich della melona farcito di dotte citazioni: Prezzolini - che “La guerra fu un momento dell’Italia. Vi assicuro che era bellissimo” scriveva nel 1968  - ma anche Michael Jackson, com’è-democratica-lei; e avanti col turbo sui valori dell’Occidente (qualunque cosa voglia dire) e libertà, sovranità, patria ecc.

Tanto basta a collocare il (la) premier fra le immaginette care all’Ammerica, insieme alla Loren, a Lollobrigida (no, non quello. Gina), a Benigni, alla pizza, al mandolino, a Venezia con gondola. 

Senonchè PaperonMusk alla Ketamina (ne ha bisogno per “mitigare gli stati mentali negativi”, come non capirlo, povero ragazzo), già invitato dalla melona a Palazzo Chigi, poi alla festa di Atreju, il signore dei soldi al quale sfumò la scazzottata col nemico Zuckerberg nell’epica location del Colosseo (un’ideona del Bocciofilo Sangiuliano, campione planetario di ridicolo), è uno che mangia pane e dollari. Ma questo alla Fratelladitaglia non dispiace, anzi, perché le giravolte in politica sono sport nazionale e specialità della casa. 

E soprattutto perchè pecunia non olet.

Così puoi sproloquiare di libertà nel tuo discorso da maturanda davanti alla commissione d’esame, mentre in patria le leggi del tuo governo fanno di tutto per reprimerla, la libertà, nell’informazione come nelle manifestazioni del dissenso; puoi parlare di giustizia mentre in patria le leggi e le riforme e i ministri del tuo governo fanno strame del sistema giudiziario e la magistratura è additata come il nemico numero uno (e il tuo Paperon Musk plaude al video dello squinternato Salvini sull’argomento); puoi parlare di rispetto per la dignità e per la vita umana mentre respingi migranti in mare e sanzioni e sequestri le navi che li soccorrono e prepari per loro i lager in terra d’Albania; puoi parlare di "valori occidentali" quando sanità, istruzione, cultura collocano il tuo paese agli ultimi posti nelle graduatorie internazionali del vivere civile.

E mentre il mondo brucia nelle guerre fomentate dalla follia europea (quindi nostra) e americana, puoi anche farti premiare perché sei “ancora più bella dentro che fuori” ma le tue polizie manganellano e "identificano" gente inerme che manifesta e dissente; e il tuo governo, come gli altri, stanzia sempre più soldi per sempre più armi perchè la guerra permanente è necessaria agli affari e alle logiche belliciste di USA e di Europa; e il tuo governo, come tutti, sta a guardare quasi fosse un videogame – col codazzo dell'informazione appecoronata che fa il tifo e (dis)informa di conseguenza - il genocidio dei palestinesi (sì senatrice Segre, è genocidio quello che Israele sta perpetrando sui palestinesi, è per questo che Israele è a giudizio presso la Corte Internazionale di Giustizia*); e la libertà che vai proclamando è negata ogni volta che il tuo governo nega la cittadinanza a chi rischiando la vita approda da noi.

E allora puoi anche non vergognarti nell'accettare il premio dalle mani di uno svalvolato coi soldi che prevede “una guerra civile in Europa” e che “i cittadini europei dovranno combattere contro l’invasione dei migranti”. 
Avrai solo qualche problema nel guardarti allo specchio, ma basterà passare oltre.

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“…perché noi fummo ipocrisia confusa ai bivi della mente
fummo stoltezza mascherata di inutili libertà..."

(G.A. Dimarti, in “Il tempo che ci siamo dati”, 2016)

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*https://www.amnesty.it/accuse-di-genocidio-per-israele/

Sara Di Giuseppe - 2 ottobre 2024


     

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