02/03/25

FULCO PRATESI alla Sentina

      Sarà stato il 1988 o ‘89, quando riuscimmo come “Lista Verde San Benedetto” a farlo venire qua. Più di 35 anni fa. Ma lui era già Fulco Pratesi. La nostra Sentina invece non era niente, solo una palude abbandonata e depressa, infestata di cacciatori che facevano il loro mestiere. 

Andammo a prenderlo in stazione, e nel percorso verso la Sentina (con una Renault 11 grigio-topo, una Fiat 127 Rustica color sabbia e una R4 rossa) noi sei (Pietro D’A., Romano, Pietro R., Mauro, Clelio, Giorgio, … più qualcun altro che non ricordo) ce lo coccolammo come un fratello. Orgogliosi e felici per averlo vicino e parlarci, il Fulco Nazionale, il più ambientalista di tutti, un faro.

      In Sentina nel tardo pomeriggio, lasciate le auto e procedendo a piedi, Pratesi guardava intorno e lontano, e aveva quella faccia un po’ così quell’espressione un po’ così, e dopo un po’ una smorfia: “Tutto qui?” 

Beh sì, la Sentina è questa, vorremmo farne una Riserva, magari piccola, ci sono strani uccelli, dei laghetti, la Torre sul Porto…  

“Ma quella è una casa vecchia, e pure cadente…” – Sì, però anticamente… parlò Pietro per tutti noi, che avremmo voluto sotterrarci… 

Pratesi era deluso, non ce lo nascose.

 

      Fu così che avemmo un moto d’orgoglio: lo facemmo infangare fino alle ginocchia, in su e in giù, vicino alle papere fuggiasche, fin quasi all’argine del Tronto, e poi sui sassi della spiaggia, tra rottami, calcinacci, avanzi di alberi, e di barche… Fino a notte. Lo stancammo, noi eravamo giovani…

E Pratesi capì. Ci disse bravi, ci incoraggiò, ci promise aiuto.

      Poi la Riserva Naturalistica SENTINA si fece. Quando glielo comunicammo quasi non ci credeva, ci regalò un suo quadro che arredò per anni l’ufficio comunale della Sentina. Promise di tornare. Non tornò.

      È solo - scritto come viene viene - un mio appannato ricordo pieno d’affetto e stima per una figura luminosa, oggi che in tutti gli stupidi giornali e telegiornali FULCO PRATESI viene raccontato (nei coccodrilli) come quello che non faceva la doccia per non consumare l’acqua “…beh, mi basta una spugnetta umida”, che usava lo sciacquone del water solo ogni 3 pipì, che metteva solo camicie scure, che non serve lavarle spesso…

      Giornalisti vergognatevi! Ve lo direbbe anche Fulco, eh… quante volte ve lo ha detto… giustamente, e con un sorriso.

 

PGC - 1 marzo 2025



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