26/03/25

IL MANUALE DI SOPRAVVIVENZA

…Tutto quello che serve è che ci sia lo stato di guerra.
   (G.Orwell, 1984)
 
Ci s’è impegnato, il francese Sécretariat Géneral de la Défence et de la Sécurité Nationale, nel redigere il governativo manuale di sopravvivenza in tempo di crisi (guerra e catastrofi equipollenti, epidemie ecc.). Dormiranno tra due guanciali i cugini d’oltralpe quando, ricevuto a casa il fondamentale opuscolo, potranno approntare il confortevole kit che dovrà comprendere, fra molte altre cose, acqua, scatolame, abiti, documenti, libri (che bizzarria…), giochi da tavolo ecc.
Più, naturalmente, contanti e cellulare perché dove vai se soldi e telefono non ce l’hai.
Hanno “il capo di stato più stupido d’Europa”, i cuginastri, ma andando a fiuto non è che altrove si sia messi meglio.

 

Sono a questo punto chiare la necessità e l’urgenza per noi tutti cittadini – europei  e non – di munirci d’un paccuto contro-manuale di autodifesa: che rechi dettagliate istruzioni per la protezione a oltranza da siffatto ceto politico, quello per intenderci che lautamente manteniamo nelle istituzioni europee e nazionali e la cui chiamata alle armi - dalla Vondertruppen in giù - fa vibrare d’entusiasmo i patrioti d’ogni lingua colore e risma, i trombettieri dell’informazione a gettone, le piazze per l’Europa qualunquecosavogliadire, le anime belle e guerrafondaie in scampagnata ventotenica, i qualunquisti e tutti quelli che è-una-questione-di-sicurezza. 

Le due risoluzioni - ReArm Europe e Aiuti (leggi armi, armi, armi…) all’Ucraina - approvate dal Parlamento Europeo (con anche gli italiani, esclusi i 5Stelle) danno la misura della follia che si è impossessata - e se la ride - dei lugubri dottor Stranamore ben avvitati alle stanze dei bottoni.
Una feroce / Forza il mondo possiede e fa nomarsi / Diritto.*

E dunque: 
- il Mantenimento del pieno sostegno all’Ucraina dopo tre anni di guerra di aggressione della Russia”, tradotto dal paraculese europeo significa - dopo oltre un milione tra morti e feriti in Ucraina e oltre un milione tra morti e feriti in Russia - sostegno al “piano per la vittoria” (sic) di Zelensky; dunque  niente negoziato e continuazione a oltranza della guerra.  
- l' Accoglimento del piano ReArm Europe per una difesa europea” (poi chiamato Readiness 2030 perché è più fico e fa meno impressione) è l’invenzione di una minaccia immediata e di un’impellenza militare per motivare il dispiegamento delle batterie di guerra, con l’obiettivo di  “conseguire la pace attraverso la forza” (sic) secondo il delirante piano della baronessa a sonagli Vonderbomben. 

Il massiccio riarmo spacciato come unico strumento per difendere democrazia e valori-occidentali-qualunque-cosa-eccetera: più che follia, è il ben congegnato piano di leader europei determinati, in una sorta di darwiniano struggle for life, a rimanere in vita sulle macerie dell’Europa mantenendone ruolo e privilegi politici ed economici, e riappropriandosi  del proprio posto nell’ordine mondiale. Costi quel che costi. Specialmente se i costi, appunto, li pagano i cittadini.
 
Il nostro indispensabile Manuale di Sopravvivenza dovrà allora prevedere una difesa a oltranza da tutto questo.

Occorrerà che dal basso, da noi, un’onda di tsunami travolga i sinistri dottor Stranamore stanandoli dagli angoli in cui si annidano: che siano le inutili perniciose cattedrali dei consessi europei e mondiali, che siano le sedi in cui prosperano fascismi di ritorno o mai estinti, che siano i partiti politici pavidamente ignavi, che siano i palchi romani inneggianti a un’ Europa guerrafondaia e grondanti della retorica a buon mercato di artisti, pennivendoli, opinionisti e tromboni assortiti pagati con soldi pubblici a nostra insaputa.

  

Una volta che si sia data aria alle stanze maleodoranti di un potere feroce e dei suoi ciechi servitorelli, della propaganda dell’informazione e dell’opinionisimo embedded, il manuale prescriverà che si abbatta il muro d’indifferenza col quale il nostro satollo fosco Occidente accetta i genocidi e la prevaricazione sugli ultimi della terra, alimenta e sostiene in armi e intreccia relazioni diplomatiche e affaristiche con regimi genocidari e liberticidi, scondizola all'abbaiare di mastini che erigono muri agli invalicabili confini, plaude ai poteri che riempiono i mari di corpi, di povere foglie cadute dall'albero degli uomini.

L’urlo che venga dal basso, dal fondo della nostra sopita umanità, che riempia piazze davvero spontanee, finalmente non accecate e prezzolate, che oltrepassi il silenzio delle chiese, che sovrasti il frastuono delle propagande, che vinca la peste dell’ignoranza: questo solo potrà essere il nostro Manuale di Sopravvivenza, la vera “difesa comune” del disumanato Occidente, l’unica che potrà consentirci - forse - d’essere ancora uomini e non pecore matte

*(A. Manzoni, Adelchi, atto quinto, scena ottava - 1822)
 
Sara Di Giuseppe - 26 marzo 2025

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